13 Ottobre 2015

Il giorno più lungo di Rossi e Biaggi

Sempre loro, Valentino e Max, vecchi nemici e campionissimi eterni: 80 anni e 15 Mondiali in due. Domenica torneranno ad incrociare le traiettore a distanza,  nel giorno più lungo che memoria della moto ricordi. Con Rossi sarà un'altra alba di fuoco: in Australia, quando in Italia scoccheranno le sette del mattino,  andrà all'assalto di Lorenzo […]

Sempre loro, Valentino e Max, vecchi nemici e campionissimi eterni: 80 anni e 15 Mondiali in due. Domenica torneranno ad incrociare le traiettore a distanza,  nel giorno più lungo che memoria della moto ricordi. Con Rossi sarà un'altra alba di fuoco: in Australia, quando in Italia scoccheranno le sette del mattino,  andrà all'assalto di Lorenzo e del decimo titolo iridato. Dopo sarà notte magica con  Biaggi che torna in  Superbike sotto i riflettori del Qatar: alle 18 (gara 1) e alle  21 (gara 2) tenterà di diventare il più longevo vincitore dell'era moderna: 44 anni e 114 giorni. Tra Max e il mito c'è di mezzo Jonathan Rea, 28 anni, il Cannibale delle maxi moto: finora 14 vittorie in 24 GP. Comunque vada sarà una meravigliosa giornata di emozioni. Tanto tempo dopo, sempre loro: Vale e Max.

Phillip Island, un anno fa: Rossi trionfa battendo Lorenzo di 10″8

FATTORI IMPREVEDIBILI – Dalla bandiera a scacchi di Motegi che ha ampliato a +18 punti il vantaggio di Rossi su Lorenzo è partito il secondo tormentone nazionale dopo la danza della pioggia: cioè il calcolo delle combinazioni possibili a tre GP dalla fine (75 punti). “Non fate i conti, non tornano mai” ha avvertito Vale subito dopo il podio. Ma non c'è verso, tutti con la calcolatrice in mano. Ovviamente ha ragione Rossi. Perchè i conti andranno fatti durante la corsa, non prima. La strategia cambia in base alle condizioni ambientali, alla posizione sullo schieramento, alle gomme, al potenziale dell' avversario. Fattori difficilissimi da prevedere specie su un tracciato come Phillip Island, dove anche  il vento  può diventare un ostacolo imprevisto. Per non parlare degli pneumatici: anno scorso la Bridgestone andò in crisi e Marquez cadde mentre era largamente in testa perdendo l'anteriore senza avvertimento. Per risolvere i problemi il fornitore giapponese ha fatto parecchi test, con quale risultato si capirà  da venerdi in poi.

Rossi sul podio di Phillip Island, un anno fa

ROSSI ATTACK?– Un anno fa in Australia Rossi vinse staccando  Lorenzo di ben 10”8. Può essere un indizio. Stavolta Vale non partirà per gestire il vantaggio ma per dare la mazzata decisiva. Finora è mancato il confronto diretto con Jorge, quel corpo a corpo che diventerebbe la madre di tutte le sfide. Forse sta per scoccare l'ora. Okay, nelle corse tutto può succedere ma Rossi ha un vantaggio strategico abissale: se è il caso potrà permettersi di arrivare dietro, stando attento che nessuno si infili in mezzo. Si parla tanto del ruolo che potrebbero giocare le due Honda, ma se Vale sarà vicino a Lorenzo (e ci sono pochi dubbi..) è abbastanza improbabile che Marquez o Pedrosa gli portino via punti avvantaggiando Jorge. Che invece parte senza alcuna scelta: deve vincere o almeno stare davanti a VR46. Altrimenti per lui è finita.

Sepang, 2 agosto scorso: Biaggi festeggia il 3° posto nel GP di Malesia

BIAGGI INFINITO – In Qatar non ci sarà un Mondiale in ballo, la supremazia di Rea e della Kawasaki sono state così schiaccianti che la Superbike è già decisa da due GP. Ma per Max sarà comunque una gara tutto-o-niente, perchè a 44 anni Losail ha il sapore dell'ultima occasione. Biaggi ha smesso a fine 2012, da campione del Mondo per la sesta volta, ma per modo di dire. E' diventato tester Aprilia e in questa stagione ha già disputato due corse: a Misano (due volte sesto) e Sepang, in Malesia, quando è finito sul podio (terzo) prima di essere buttato giù alla prima curva da Tom Sykes. Senza l'incidente forse se la sarebbe giocata. Nel deserto Biaggi sarà in condizioni tecniche ancora migliori rispetto alla Malesia. Qui l'Aprilia vola, nel 2014  Sylvain Guintoli centrò la doppietta e il Mondiale sul filo di lana. E anche per Max è la pista ideale, quella dove nel 2007 cominciò la sua avventura Superbike. Debuttava sulla Suzuki, non conosceva né moto né avversari. Ma vinse a mani basse, cancellando con lacrime di gioia l'amarezza della cacciata dalla MotoGP e del 2006 da disoccupato. Può essere un cerchio che si chiude.

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3 commenti

  1. Derek&derek ha detto:

    È inutile girarci intorno tutti vogliamo una gara spettacolare, una vera battaglia tra Rossi e Lorenzo che si deciderà all’ ultimo giro, per intenderci una gara simile a phillip island 2001 o phillip island 2004 o per ricordare lorenzo silverstone 2013 lí si che mi è piaciuto oppure Valencia 2013 dove giocava con gli avversari. Le dichiarazioni di Lorenzo nel post-gara di Motegi non sono piaciute tanto a Valentino, quindi non credo che andrà in Australia per difendersi!!! Come giudica le dichiarazioni di Lorenzo dopo la gara di Motegi? Rossi a mio avviso non è stato più fortunato, semplicemente è stato più bravo sul bagnato. Ora ci sono due piste che Valentino ama , se Lorenzo riuscisse a battere Rossi sia in Australia che in Malesia…..allora è davvero lui il più forte e saró il primo a fargli i complimenti. Io ovviamente spero che questo non accada, sarebbe bello vedere trionfare Valentino al S.I.C ( Sepang International Circuit)…..sarebbe una storia fantastica. Buona giornata