9 Giugno 2015

Guardate che botto, terrore in Indonesia ma piloti salvi

Le immagini sono terrificanti ma per fortuna i due piloti coinvolti se la sono cavata e stanno bene. E' successo a Sentul, la pista indonesiana che negli anni '90 ha ospitato MotoGP e Superbike, al traguardo del secondo round della ARRC (Asian Road Racing Championship). E' il campionato asiatico più importante e sta conoscendo una […]

Terrore nel campionato Asiatico a Sentul (Indonesia)

Le immagini sono terrificanti ma per fortuna i due piloti coinvolti se la sono cavata e stanno bene. E' successo a Sentul, la pista indonesiana che negli anni '90 ha ospitato MotoGP e Superbike, al traguardo del secondo round della ARRC (Asian Road Racing Championship). E' il campionato asiatico più importante e sta conoscendo una vorticosa crescita grazie all'interesse dei Costruttori e della Dorna, promoter dei Mondiali: da qui usciranno i nuovi talenti con gli occhi a mandorla. Ma stavolta qualcosa è andato storto.

DINAMICA – Il campionato si corre con moto Supersport (medie cilindrate) in due manche per evento. Nella prima tutto OK, la seconda è finita come vedete. Il vincitore Fadi Immammudin, indonesiano, rallenta per festeggiare subito dopo l'arrivo e viene investito ad altissima velocità dal connazionale Jakkrit Sawangswat, che è arrivato sesto quattro secondi dopo. Lo schianto è stato terribile, Immammudin è volato in mezzo alla pista ed è stato evitato per miracolo dai piloti che seguivano. Sawangswat invece è finito a sinistra, impattando contro il muro che delimita il rettilineo, per fortuna con un angolo di incidenza molto blando. I piloti sono stati trasferiti in ospedale con l'elicottero. Nel comunicato ufficiale rilasciato dagli organizzatori martedi 9 giugno è scritto che le condizioni  non sono così gravi com'era circolato sui social media nelle ore successive. Immammuddin si è ripreso quasi subito, Sawangswat è stato operato ma è di nuovo cosciente e nei prossimi giorni sarà dimesso. Restano invece molto gravi le condizioni di Zamri Baba, pilota ufficiale Honda che scattava dalla pole ed rimasto coinvolto in un altro incidente durante la corsa. Baba porta i colori della Mushashi, lo stesso sponsor che avranno Casey Stoner e Michael van der Mark alla 8 ore di Suzuka (Mondiale endurance) il 26 luglio.

C'ERA ANCHE NORI – Le Case giapponesi hanno presa molto sul serio il campionato asiatico e tutte schierano top team ufficiali. C'è perfino la Suzuki che non ha una 600 cc competitiva e diserta il Mondiale da molti anni. Ha puntato su Noriyuki Haga, vecchia gloria della SBK. Che si era ritirato per fare il ristoratore a Milano ma è stato convinto al rientro con un assegno da parecchi zeri. Haga è stato testimone diretto della tragedia sfiorata, avendo chiuso la corsa al nono  posto a 12 secondi dal vincitore. Per fortuna lui era sulla parte destra del rettifilo ma si è visto comunque piombare intorno pezzi delle due moto disintegrate. La terza delle sei prove del campionato asiatico si correrà a Suzuka il 5 luglio.

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