2 Gennaio 2015

E se la 500 tornasse in MotoGP?

“La 500? Era la moto perfetta”. Valentino Rossi è l’unico campione di oggi ad aver gareggiato e vinto con le gran premio due tempi. Le 500 erano superveloci, leggere, con un’erogazione della potenza difficilissima da gestire. Una sfida terribile per i piloti, libidine pura per gli appassionati. Rispetto alle MotoGP di oggi, 1000 cc a […]

Valentino Rossi è stato l’ultimo iridato della 500 nel 2001 con la Honda NSR

“La 500? Era la moto perfetta”. Valentino Rossi è l’unico campione di oggi ad aver gareggiato e vinto con le gran premio due tempi. Le 500 erano superveloci, leggere, con un’erogazione della potenza difficilissima da gestire. Una sfida terribile per i piloti, libidine pura per gli appassionati. Rispetto alle MotoGP di oggi, 1000 cc a quattro tempi, la 500 era più affascinante in tutto: potenza, rumore, perfino l’odore dei gas di scarico. Era la moto che solo pochi eletti riuscivano a portare al limite, un autentico protitipo nato per correre, per questo più affascinante delle MotoGP attuali troppo simili alle supersportive stradali. La 500 manca a tantissimi, Rossi incluso. E allora perchè non riaccendere il motore?

COS’E’ LA 500? – E’ la cilindrata in centimetri cubici della categoria regina del motociclismo dalla nascita del Motomondiale (1949) fino al 2001 incluso. La cilindrata è stata per decenni l’unico vincolo, così i costruttori potevano sbizzarrirsi riguardo a numero di cilindri, peso e tipologia del motore. In due parole, la chiave è il ciclo del motore: i 2 tempi hanno un ciclo termodinamico (aspirazione, compressione, scoppio e scarico) ad ogni singola rotazione dell’albero motore, i 4 tempi ogni due. E il 2T è meccanicamente meno complesso perchè il flusso di aria-benzina è regolato direttamente dal pistone: significa minor peso e minori problemi di progettazione. Fino al 1974 il 4T dettò legge, poi i giapponesi introdussero il 2T e da allora nessuna 500 4T può tenere testa ad una 2T di pari cilindrata, neanche oggi. Gli ingegneri mentono quando raccontano della MotoGP come massima espressione della tecnologia motociclistica: una 500 2T evoluta sarebbe imprendibile per tutti, anche per la Honda RCV di Marc Marquez, con metà della  cilindrata!

E CHI LO DICE? – Bastano pochi dati per dimostrarlo: nel 2001, la stagione del canto del cigno, la Honda 500NSR di Valentino Rossi aveva circa 210 cavalli e il limite di peso era 130 chili. La Honda RCV (cioè il top di adesso) ha 270 cavalli e nel 2015 peserà 158 chili. Minor peso e più maneggevolezza sopperirebbero facilmente alla minore potenza. Che tra l’altro oggi è un fattore di importanza relativa, visto che sui circuiti moderni si viaggia raramente al massimo.

La 500 nel 1978: Cecotto, Sheene, Roberts Sr, Katayama, Hennen

PERCHE’ LA 500 E’ AL BANDO? – I motivi sono diversi. A fine anni ’90 l’industria abbandonò quasi completamente la produzione di moto stradali 2T, allora più inquinanti del 4T,  per il consumo maggiore e i residui tossici di olio combusto che si scontravano con norme antinquinamento sempre più severe.  Così i responsabili delle Marche giapponesi, cioè la Honda che da sempre impone le scelte strategiche, convinsero la Dorna a giubilare la 500 e a sostituirla con le 1000 4T. Il promoter del Motomondiale prese la palla al balzo perchè con il cambio regolamentare avrebbe constrastato l’avanzata della Superbike, che si correva con identiche motorizzazioni e  in quegli anni (fine ’90-primi 2000) stava diventando una pericolosa alternativa.  Così venne cancellata la 500 e nacque la MotoGP: era il 2002. Successivamente il 2T è finito al bando anche nelle categorie minori, la 125 e la 250 sostituite dalla Moto3 (motori 250 4T) e dalla Moto2, con monomotore Honda 600cc 4T identico alla Supersport, la categoria cadetta della Superbike. Del 2T nessuno parla più, e chissà per quanti anni ancora.

LA 500 RISORGERA’? – Potrebbe succedere. Perchè, politicamente, dal 2002 è cambiato tutto. La Dorna ha capito che seguire pedissequamente i desideri dei Costruttori può portare il motomondiale in un vicolo cieco. Agli spagnoli non importa niente della tecnica, vogliono piuttosto  che la MotoGP sia uno show: spettacolare, di alto livello tecnico e finanziariamente sostenibile. Da due-tre anni, pur con estrema cautela, la Dorna si è messa contro i giapponesi con l’idea di limitarne l’influenza. Far rivivere la 500 e lanciare la sfida alle attuali 1000 4T, politicamente, sarebbe un colpo da maestri. Le Case, Honda in testa, capirebbero una volta per tutte chi comanda. Ma per riportare la 500 in pista servirebbe qualche Casa interessata, magari europea. Ma al momento non c’è.

1997, il supercompatto motore V4 della Honda NSR500

APRILIA, PERCHE’ NO? – Il Gruppo Piaggio torna quest’anno in MotoGP e sta progettando per il 2016 una nuova 1000 quattro cilindri a V stretto 4T.  Strano che non abbia pensato ad una 500, perchè Aprilia è stata per vent’anni padrona della migliore tecnologia 2T nelle cilindrate più piccole, 125 e 250. Poi ha vinto 7 Mondiali anche in Superbike con la 1000 4T ma il salto in MotoGP è pieno di incognite. Scegliendo la strada 500 Aprilia avrebbe lanciato una sfida di portata storica. E se un grosso player come Piaggio si fosse mosso, probabilmente avrebbe dato sponda all’autorità sportiva (Dorna e Federmoto) per agire in sede regolamentare: bilanciare le prestazioni di soluzioni così diverse è molto difficile, c’è il precedente Superbike dove da sempre si discute sull’equiparazione tra le prestazioni di bicilindriche e plurifrazionate. Ma volendo, niente è impossibile.

PROBLEMI TECNICI – L’altro grosso problema è di natura tecnologica. Perchè progettare una 500GP moderna non sarebbe così semplice come i nostalgici credono. Servirebbero investimenti stellari per sperimentare l’iniezione diretta, una tecnologia su cui le industrie moto non lavorano più da almeno quindici anni. Il 2T invece è sempre più in auge nella motonautica, quindi sarebbe probabilmente necessario acquisire conoscenze in quello specifico settore. L’impegno sarebbe improbo, sia sul piano economico che tecnico. Ma i risultati sarebbero scontati perchè, con l’elettronica di oggi, la piattaforma 500 2T potrebbe diventare molto interessante anche per il mercato. Chi non sogna di guidare per strada “la moto perfetta”?

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