27 Marzo 2015

Ducati, perchè questo sgarbo ai tifosi italiani SBK?

I piloti italiani non vanno più di moda nel Mondiale Superbike. La Ducati aveva almeno tre opzioni tricolori per sostituire Davide Giugliano, la nostra punta che non ha neanche cominciato il Mondiale e mancherà altri due GP. Invece ha scelto di far correre Javier Fores, un'altro spagnolo. Un giovane talento? No, ha 29 anni e […]

Javier Fores, 29 anni, correrà con la Ducati ufficiale due GP Mondiali

I piloti italiani non vanno più di moda nel Mondiale Superbike. La Ducati aveva almeno tre opzioni tricolori per sostituire Davide Giugliano, la nostra punta che non ha neanche cominciato il Mondiale e mancherà altri due GP. Invece ha scelto di far correre Javier Fores, un'altro spagnolo. Un giovane talento? No, ha 29 anni e ha sempre gareggiato in campionati di secondo piano. E' stato preferito ai nostri Lorenzo Lanzi (tre vittorie nel Mondiale con Ducati), Michel Fabrizio (quattro successi, sempre in Ducati) e Luca Scassa, tester e dirigente del team Aruba.it. Sulle griglie di Aragon (12 aprile) e Assen (19 aprile) non avremo neanche un italiano su moto ufficiale. E' una scelta senza rispetto per gli appassionati italiani, tra l'altro il bacino più importante (anche dal punto di vista mediatico) del Mondiale.

Lorenzo Lanzi, 34 anni: niente ritorno al Mondiale

FORES VS LANZI“Abbiamo scelto Fores per ringraziarlo dei successi nel campionato spagnolo (2013) e nella serie tedesca (2014) “ mi ha spiegato al telefono dal Qatar Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Ducati Corse. “E poi perchè è andato più forte di Lanzi.” Beh, a me non sembra. Fores ha disputato tutto il campionato tedesco con il team 3C, fornitore Audi e legato a filo doppio alla multinazionale proprietaria di Ducati Motor. Lanzi, 34 anni, è arrivato nella stessa squadra a quattro round dalla fine, fermo da oltre un anno. Ha impiegato due gare ad ingranare, poi se l'è giocata alla grande col titolare, battuto sul bagnato ad Hockenheim. Poi entrambi hanno avuto la wild card per il Mondiale a Magny Cours. Fores si è ritirato due volte (caduta e problema tecnico) Lanzi ha fatto ottavo e quinto, girando (sul bagnato) sei decimi più forte dello spagnolo. Fores ha già corso con la Ducati ufficiale nell'anno nero 2013 a Jerez, al posto di Carlos Checa: una caduta e un nono posto, a 29 secondi (in 21 giri) dal vincitore. Se ad Assen piovesse, Lanzi sarebbe stata l'opzione ideale: qui nel 2012 dominò la gara Supersport con la Honda peggiore del lotto, partendo in 25° posizione. Una magia.

Michel Fabrizio nei test di Jerez con l'Aprilia ufficiale: poi è arrivato Torres

FABRIZIO E SCASSA – Michel Fabrizio, 30 anni, ha corso tre stagioni con Ducati ufficiale (2008-2010). A novembre ha provato per due giorni l'Aprilia ufficiale a Jerez, girando tre decimi più lento di Leon Haslam, vincitore in Australia e 2° nel Mondiale. Ma poi gli hanno detto “no grazie” e al suo posto è arrivato Jordi Torres, ex Moto2 spinto da Dorna per avere lo spagnolo sulla moto di punta. Michel sta cercando una possibilità, la Ducati sarebbe stata una bella vetrina ma anche stavolta guarderà gli altri in tv. Luca Scassa, 31 anni, è stato per diversi giorni principale candidato a subentrare a Troy Bayliss che ha guidato la moto di Giugliano in Australia e Thailandia. Poi gli è stato preferito Fores e chi abbia deciso non si sa: i dirigenti Ducati? Il direttore tecnico Marinelli? Lo sponsor? Boh.  Scassa nel Mondiale non è mai andato oltre il settimo ma farlo correre avrebbe avuto senso per varie ragioni. E' il tester del team ufficiale 2, è  in predicato di avere la wild card nei round italiani (Imola 10 maggio e Misano 21 giugno) quindi Aragon e Assen sarebbero servite, se non altro, da allenamento. Okay, viene da un grave infortunio (fratture del bacino nel maggio scorso) ma è già tornato in pista sulla Stock (ufficiale) proprio ad Aragon e settimana prossima girerà due giorni con la SBK “sviluppo”. Se non è ancora recuperato per correre, perchè gli fate fare i test?

Javies Fores, il prescelto

SENZA RISPETTO – La scelta di Fores va contro gli appassionati e l'interesse dell'intero movimento. In Italia la Superbike corre due round, italiana è l'unica tv mainstream del network SBK (Italia 1, due milioni di audience a GP), italiani sono la metà dei giornalisti in sala stampa. E' un controsenso che l'Italia non abbia un pilota da prime posizioni, che la Dorna non si stia occupando di questo gravissimo problema e che le due marche italiane maggiori, cioè Ducati e Aprilia, giochino contro. Già, pure l'Aprilia che tiene Marco Melandri ad annaspare tristemente in ultima posizione in MotoGP, perfino contro volontà del pilota. Anno scorso, in mezzo campionato, Melandri ha vinto sei GP. Voi avete capito dov'è la logica? Io no.

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