11 Gennaio 2014

Con la coppia d'oro la Suzuki vi stupirà

Altro che Cenerentola: con Eugene Laverty e Alex Lowes la Suzuki presenta la squadra più forte dello schieramento Superbike 2014. CHE NUMERI – Nella passata stagione Laverty ha vinto nove gare con l’Aprilia giocandosi il titolo iridato fino all’ultimo round di Jerez suggellato da una perentoria doppietta che gli ha lasciato in eredità il platonico […]

Altro che Cenerentola: con Eugene Laverty e Alex Lowes la Suzuki presenta la squadra più forte dello schieramento Superbike 2014.

Alex Lowes, 23 anni ha già provato la Suzuki a Jerez

CHE NUMERI – Nella passata stagione Laverty ha vinto nove gare con l’Aprilia giocandosi il titolo iridato fino all’ultimo round di Jerez suggellato da una perentoria doppietta che gli ha lasciato in eredità il platonico titolo di viceiridato. Alex Lowes ha firmato otto successi sbancando il campionato britannico che per livello tecnico di moto e avversari può essere considerato un mezzo Mondiale. In totale fanno diciassette successi, contro i dieci della Kawasaki con il campione  Tom Sykes, nove centri come Laverty,  e lo scudiero Loris Baz (uno).

FORZA QUATTRO – Laverty ha garantito il titolo Costruttori all’Aprilia che però ha rinunciato all’irlandese puntando su Sylvain Guintoli che ha vinto solo una volta ed è a digiuno dal debutto in Australia. Marco Melandri, l’asso di ritorno, ha portato in dote i tre successi ottenuti con la Bmw, gli stessi di Chaz Davies finito in Ducati con Davide Giugliano ancora a caccia del primo successo. Magro anche il palmares della coppia Honda condizionata dagli infortuni ma riconfermata in blocco nonostante l’unico successo di Jonathan Rea e lo zero di Leon Haslam a secco da tre stagioni.

Alex Lowes

NON SOLO NUMERI – Laverty e Alex Lowes saranno la coppia più affamata del branco. Eugene ha sperato fino all’ultimo di restare sulla RSV4 o almeno di essersi guadagnato una ART per il motomondiale. Partirà per dimostrare all’Aprilia che preferirgli Guintoli, che aveva già il contratto, è stato un grosso errore. Alex, 23 anni, ha fatto volare la Honda CBR-RR surclassando il compagno di squadra Ryuichi Kiyonari, pupillo HRC finito solo sesto, e lasciando con un palmo di naso Shane Byrne e Josh Brookes, avversari di talento ed esperienza anche Mondiale. Quanto impiegherà ad adattarsi alla Suzuki? Beh, nella prima uscita di Jerez, a fine novembre, ha fatto il quarto tempo, poco distante da Re Tom Sykes…

Eugene Laverty, 27 anni, sarà la stella Suzuki

PREDECESSORI – Nella passata stagione la marca di Hamamatsu ha pagato gli errori di Leon Camier e l’inesperienza del francesino Jules Cluzel. Il britannico ha cominciato la stagione lanciando la Suzuki in un boschetto ai margini dell’ultimo curvone di Phillip Island. In cinque anni di Superbike lo spilungone non ha mai vinto, neanche con il missile Aprilia, e ha finito nella top ten solo nel 2011, settimo proprio con la plurititolata quattro cilindri italiana. Cluzel è andato veramente forte solo sul bagnato, e con una coppia come questa  era difficile pensare che la Suzuki potesse fare faville. Con Laverty e Lowes il “peso” del fattore piloti aumenta in maniera sostanziale.

Eugene Laverty, 80 gare con 12 vittorie in SBK

SORPRESA – Okay, direte, la Suzuki ha pescato due top rider, ma la moto? Molti addetti ai lavori della Superbike che guardano solo le classifiche ritengono che la GSX-R sia da buttare, ma non è affatto così. La Suzuki ha conquistato l’unico Mondiale  nel 2005 con Troy Corser e non vince dal 16 maggio 2010 quando Leon Haslam sbancò Kyalami.  Allora la gestione delle moto ufficiali era ffidata al team Alstare, adesso è nelle mani della britannica Crescent, una delle formazioni più “MotoGP Style” dell’intero paddock Superbike. La dirige Paul Denning che ha guidato per diversi anni il team Suzuki in top class. Dal punto di vista organizzativo non manca nulla e a livello tecnico la ciclistica è okay. Manca il motore  ma le regole 2014 potrebbero essere d’aiuto. Con il limite degli otto motori nessuno potrà permettersi i motori potentissimi usa-e-getta, inoltre l’obbligo dell’air box di serie potrebbe ridurre ulteriormente il delta prestazionale delle favorite Kawasaki e Aprilia.

Non dico che la Suzuki vincerà il Mondiale, ma sicuro che farà girare le scatole a tutti.

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