Comincia il TT e muore Yoshinari Matsushita
Yoshinari Matsushita, 43 anni, è morto nella prima sessione di prove del Tourist Trophy che si aprirà ufficialmente sabato con la gara Superbike. Pilota abbastanza esperto di gare su strada il giapponese si è schiantato a Ballacrye, uno dei tratti più veloci e terribili del tracciato che misura 60,6 chilometri e si snoda tra villaggi, […]
Yoshinari Matsushita, 43 anni, è morto nella prima sessione di prove del Tourist Trophy che si aprirà ufficialmente sabato con la gara Superbike. Pilota abbastanza esperto di gare su strada il giapponese si è schiantato a Ballacrye, uno dei tratti più veloci e terribili del tracciato che misura 60,6 chilometri e si snoda tra villaggi, alberi e muri. Mastushita è la 230° vittima del TT dal 1907 ad oggi.
L’incidente si è verificato nella prima sessione di prove. Giravano insieme piloti di tutte le categorie in pista, eccetto piccole cilindrate e sidecar che provano a parte. Erano le 21.30 in Italia, perchè le prove sono di sera per creare meno disagi alla popolazione dell’Isola di Man.
Matsushita si era appena guadagnato la fiducia del team Tyco Suzuki, formazione di riferimento della marca di Hamamatsu nel campionato britannico Superbike (BSB) e anche nelle gare su strada. Dello stesso team, oltre allo specialista Guy Martin, fa parte anche l’australiano Joshua Brookes, per molti anni protagonista del Mondiale Superbike. Brookes non ha mai gareggiato su strade aperte alla circolazione ma quest’anno ci ha preso gusto: alla Northwest 200 aveva il 4° tempo in prova ma la gara è stata cancellata per pioggia. Sul ben più impegnativo Mountain Circuit è già stato il più veloce nella sessione riservata ai piloti debuttanti con il tempo di 19’45”0. Il record assoluto di John McGuinness è 17’12”30.
Matsushita avrebbe dovuto gareggiare con la Tyco Suzuki ufficiale nella categoria Supersport ma non è stato altrettanto fortunato. Al primo passaggio da Ballacrye, in sesta marcia a 270 km/h, ha perso il controllo finendo fuori strada e morendo sul colpo. Ballacrye è a metà circa del tracciato, dopo la tremenda serie di curvoni veloci di Rhencullen. E praticamente un tratto dritto, intervallato da parecchi dossi.
In questo video amatoriale una ripresa da bordo strada del tratto di Ballacrye.
http://www.youtube.com/watch?v=OjN9I7fJvLU
8 commenti
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Sentite condoglianze alla famiglia dello sfortunato pilota.
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considerando quanti ne muoiono per strada ogni giorno direi che non è così una percentuale elevata, fa notizia perchè è una gara altriemnti passerebbe come tutte le altre non conosciute su strada.
inoltre chi muore per strada spesso non è colpevole e andava al lavoro o a divertirsi, qua lo sanno cosa vanno a fare e quanto rischiano, quindi rispetto per la morte ma eviterei i soliti moralismi sugli sport pericolosi -
una corsa di altri tempi il cui fascino non giustifica il numero spropositato di vittime.
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Il TT è forse la gara più bella per un appassionato di moto, dove è vietato avere paura !! Ma purtroppo ogni anno un eroe delle 2 ruote ci saluta …
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Fino a qualche anno fa anch’io non mi capacitavo di come si potesse ancora correre una gara come il TT.
Poi leggendo qua e là, interessandomi, seguendo un pochino ho capito, o meglio ho iniziato vagamente ad immaginare, cosa scorre nelle vene di chi prende il via. Onestamente non saprei come esprimerlo… passione, pazzia, amore, coraggio… tutto insieme, boh…
Alla fine è tutta gente grande e vaccinata. Come ha detto un paio di anni fa Guy Martin “sappiamo a cosa andiamo incontro, lasciatecelo fare e basta!” Alla fine io sono d’accordo con lui.
A Yoshinari che ti sia lieve la terra. -
Che riposi in pace, la sua passione le è costata cara.
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