2 Maggio 2012

Come sarà la Superbike del futuro?

Mentre festeggia il 25° anniversario del Mondiale, la Infront sta progettando la Superbike del futuro. Che sarà diversa da quella di adesso. Il primo obbiettivo è superare la formula delle due manche. Che piace molto al pubblico in circuito, ma non è adatta per la televisione. Gli orari di partenza, 12 e 15.30, sono penalizzanti […]

Un pit stop alla 24 ore di Le Mans top event del Mondiale Endurance

Mentre festeggia il 25° anniversario del Mondiale, la Infront sta progettando la Superbike del futuro. Che sarà diversa da quella di adesso.

Il primo obbiettivo è superare la formula delle due manche. Che piace molto al pubblico in circuito, ma non è adatta per la televisione. Gli orari di partenza, 12 e 15.30, sono penalizzanti dal punto di vista dell'audience: non è casuale che MotoGP e F1 partano nello stesso orario, le 14.

Gli appassionati-puristi rabbrividiranno di fronte a questa prospettiva, ma superare le due manche è una scelta obbligata. Con il mercato della maxi sempre più in crisi, le Case non potranno più supportare l'attività sportiva come una volta, quindi la Superbike è davanti ad un bivio: o trova maggiori risorse o sarà costretta a fare passi indietro, riavvicinandosi alla filosofia dei tempi eroici, quando era possibile giocarsi il titolo con la moto presa in prestito dal concessionario.

Valorizzare meglio i diritti tv, cioè chiedere più soldi alle emittenti in cambio di un prodotto più “telegenico”, è il primo passo.
Maurizio e Paolo Flammini hanno già sondato il terreno coi team proponendo loro di correre un'unica gara lunga invece delle due manche in alcuni round del 2013. Si tratterebbe di gare sulla distanza di circa 150-180 chilometri, poco meno della somma delle due gare attuali, per una durata di 70-80 minuti, con pit stop obbligatorio per rifornimento e cambio della sola gomma posteriore. La risposta dei team è stata tiepida perchè si parla di aumentare il budget per allestire il sistema di sgancio rapido della gomma e attrezzarsi per il rifornimento. Un'idea che verrà discussa nel prossimo meeting programmato durante il round di Donington (11-13 maggio) riguarda la fornitura gratis ai team da parte del promoter di tutto il materiale necessario, compresa la tanica per il rifornimento rapido uguale per tutti. In questo modo non ci sarebbero aggravi di costi, né la corsa a soluzioni troppo sofisticate da parte delle squadre ufficiali.

Ma c'è anche un'altra idea sul tavolo: correre sempre due manche, ma in successione. Cioè con una breve sosta necessaria per cambio gomme, rifornimento e piccole regolazioni. Si potrebbe fare così: partenza alle 14, durata del singolo stint leggermente inferiore ad una manche attuale (20-25 minuti), sosta ai box di 20 minuti e ripartenza per gara due sulla stessa distanza. In questo modo sarebbe possibile conservare l'attuale sistema di punteggio, formando la griglia di partenza di gara due secondo l'ordine d'arrivo di gara uno. Ovviamente potrebbero ripartire anche i piloti ritirati nel primo stint. In questo modo non sarebbe necessario spendere nulla per adeguare le moto, che andrebbero bene così come sono. Lo show avrebbe la durata perfetta per le tv: 50 minuti complessivi di gara, più 20 minuti di sosta durante i quali le emittenti potrebbero organizzare speciali, interviste e approfondimenti, sul modello dell'attuale Paddock Show di La7.
Voi come vorreste la Superbike del futuro? Dite la vostra inserendo un commento qui sotto. Vi ricapitolo le varie possibilità:

1.Tutto come adesso: due manche con tre ore di intervallo.
2.Una gara unica, con pit stop obbligatorio.
3.Due gare più brevi ma in successione, con intervallo di 20 minuti.

Se vi viene in mente un'altra ipotesi, fatevi avanti!

Alla 8 ore di Suzuka i pit stop sono determinanti

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