Ciao ciao Aprilia, niente Mondiale SBK per la ex regina
Non ci saranno moto Aprilia nel prossimo Mondiale Superbike. Scartando l'ultima possibilità, cioè l'offerta ricevuta dal team britannico Milwaukee (che sarà con BMW), la marca italiana ha fatto capire di non avere più alcun interesse verso la Superbike. Da adesso gli investimenti sono tutti per la MotoGP. Una strategia controcorrente: Yamaha rientra in SBK con […]
Non ci saranno moto Aprilia nel prossimo Mondiale Superbike. Scartando l'ultima possibilità, cioè l'offerta ricevuta dal team britannico Milwaukee (che sarà con BMW), la marca italiana ha fatto capire di non avere più alcun interesse verso la Superbike. Da adesso gli investimenti sono tutti per la MotoGP. Una strategia controcorrente: Yamaha rientra in SBK con un top team che verrà presentato a gennaio a Barcellona insieme alla MotoGP, BMW passa da uno a quattro piloti, Honda riparte a tutto gas con Nicky Hayden. Per non parlare di Kawasaki che corre solo in SBK. La ex regina – sette Mondiali nelle ultime sei stagioni – invece getta la spugna, lasciando campo aperto alle avversarie in pista e sul mercato. Leon Haslam, che aveva un'opzione fino al 30 novembre, tornerà nel BSB. Lorenzo Savadori, 22 anni, ha vinto la Superstock ed era pronto al grande salto. A oggi non si sa cosa farà, intanto la sua vecchia squadra, Nuova M2, ha ingaggiato il rivale Roberto Tamburini.
CHI SI RIVEDE… – Dorna spera ancora di poter salvare la presenza Aprilia, ma è un tentativo disperato e perfino un po' grottesco. Nei giorni scorsi i responsabili della gestione sportiva del Mondiale hanno ricevuto a Barcellona la visita di Chary Robinson, la stessa donna d'affari domenicana che un anno fa aveva annunciato il matrimonio con BMW iscrivendo Toni Elias e Ayrton Badovini. Poi squadra e garanzie economiche erano svanite nel nulla, lasciando per strada piloti e meccanici. La nuova idea sarebbe rilevare le Aprilia ufficiali e mettere in piedi una struttura con piloti di vertice. Magari stavolta i soldi ci sono? Boh. Dopo aver rifiutato il milione offerto da Milwaukee appena laureatasi campione British Superbike pare assai strano che a Noale le porte si aprano per un'operazione dai contorni fumosi. I britannici tra l'altro avrebbero portato in dote un top rider – Josh Brookes – e aperto le porte del mercato più importante d'europa nel settore delle maxi. Noale ha sparato una richiesta da 1,8 milioni e Muir si è rivolto BMW. A cui non è parso vero.
CANTO DEL CIGNO – Tra l'altro viene il dubbio che Aprilia non sarebbe stata comunque in grado di fornire l'assistenza tecnica necessaria per un programma di alto livello. La RSV4 RF ha un potenziale enorme ma non vince da sola, servono i tecnici del reparto corse. Ma tutti gli ingegneri impiegati in Superbike 2015 stanno lavorando da settimane sulla MotoGP e perfino il test team che ha supportato Max Biaggi è dirottato verso sul nuovo progetto. A Noale manterranno solo un piccolo nucleo che si occuperà della Superstock, categoria a forte rischio di cancellazione dal 2017. Tra meno di dodici mesi, probabilmente, non resterà nessuno a lavorare sulla derivata dalla serie.
RIPERCUSSIONI – Sul Mondiale l'assenza di Aprilia verrà bilanciata dal rientro Yamaha, dall'aumentato impegno BMW e dal rilancio Honda: la HRC ha inserito di nuovo la Superbike nell'elenco dei propri programmi sportivi, non accadeva da fine 2002! A giorni Dorna ufficializzerà la lista di iscritti permanenti: ventidue piloti per dodici team di sei Marche diverse: Yamaha, Honda, Kawasaki, MV Agusta, Ducati e BMW. Con l'arrivo di Hayden e Brookes e il probabile ritorno di Melandri sarà la griglia di partenza più ricca e intrigante da molti anni a questa parte. Come sempre vince il “sistema” e gli assenti avranno torto. Ciao ciao Aprilia…
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6 commenti
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Alla luce della crescente presenza di BMW e dell’indubbia potenza economica del marchio, perchè non andare a insidiare il dominio giapponese in motogp?
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poi come al solito torneranno tra qualche anno
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Se guardiamo al breve termine probabilmente l’Aprilia sbaglia ma nel medio termine, in base alle indicazioni del mercato, i risultati sportivi non sono legati direttamente alle vendite e comunque il mercato delle iper sportive è diventato una nicchia ristrettissima. Meglio, forse, dimostrare le proprie capacità tecniche al massimo livello, comunque l’immagine ne guadagna. D’altronde è dimostrato nei fatti che i risultati sportivi non promuovono necessariamente le vendite: Ferrari e Ducati ne sono la dimostrazione in positivo mentre, paradossalmente, proprio l’Aprilia ne è la dimostrazione in negativo perchè, pur avendo vinto molto di più della Ducati ha venduto molto di meno.
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A questo punto, sarebbe un sacrilegio lasciare andare via un talento come Savadori, che io considero pilota dalle grandissime prospettive!
Penso che potrebbe affiancare Tamburini in STK, ma in ogni caso non capisco che senso avrebbe avere due piloti equivalenti in lotta sulla stessa moto. Se non fosse fantascienza sarebbe bello immaginare una terza Aprilia in motogp, uno spagnolo, un italiano e un tedesco… sembra l’inizio di una barzelletta 🙂
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