17 Marzo 2016

Blog Valentino Rossi e le due galassie della passione

Gli appassionati MotoGP sono sempre più divisi. E gran parte dei giornalisti italiani pensano che...

Stiamo per ripartire. Dovrebbe essere una vigilia d’entusiasmo generale, perchè sarà una MotoGP da sballo, forse meglio di quella – stellare – che ci ha fatto trepidare fino all’ultimo pochi mesi fa.

Eppure si avverte – sottotraccia – un leggero disagio. Non parlo solo dei tifosi, ma anche di media. Una bella fetta di addetti all’informazione temono che se Valentino Rossi non vincerà, non ci sarà gusto. Peggio, che quando Valentino Rossi smetterà le corse  perderanno pubblico, che l’interesse svanirà. Addio abbonamenti pay tv, copie di giornale e valanghe di click.

Adesso capite perchè ogni fatto di pista viene letto sui media (almeno sulla gran parte…) in un certo modo. Rossi non è solo un  pilota fantastico, personaggio globale e uno degli sportivi più vincenti e brillanti che si siano mai visti. No, Valentino è questione di vita o di morte: dopo di lui, il diluvio. Chi si mette in mezzo non è (solo) nemico di Valentino ma  anche di buona parte dei giornalisti italiani. Ecco perchè ultimamente sono stati apparecchiati biscotti, piani diabolici e vendette.

Nell’era di Valentino Rossi anche la passione non è più un blocco unico. La marea di appassionati è sempre più divisa, come galassie distanti anni luce tra loro. Nel Mondo Giallo il numero 46 è il motore immobile, l’unico motivo per cui vale (anche le parole tifano…) aspettare le 19 di domenica. Per gli altri, quelli del Mondo Moto, Valentino è una cosa assai diversa. Un grandissimo pilota, come pochi se ne sono visti nella storia, ma “solo” un pilota. Dopo di lui arriverà un altro campione, se italiano o meno non importa neanche tanto. Lo zoccolo duro c’era prima di Valentino. E ci sarà dopo. Perchè il dio ha due ruote, non due gambe e i riccioli d’oro.

Adesso capite perchè sul web ormai si leggano commenti di persone che dovrebbero essere accumunate dalla stessa passione e invece hanno percezione e sensibilità “racing” sempre più inconciliabili tra loro. Gli abitanti delle due galassie si parlano, ma non si capiscono più.

Dovunque vi troviate, lassù nell’universo della velocità, buon divertimento.

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4 commenti

  1. Sbulbor ha detto:

    Ecco questo articolo spiega esattamente il processo per cui chi vuol far intendere di capire di moto ormai è anti-Valentino per partito preso. Io non tifo nessuno, ma come capita in qualsiasi sport ricordo chi mi ha fatto vivere emozioni impensabili ed è perfettamente umano che da quelle persone (ora Curry nel basket ad esempio) mi attenda le cose migliori. Valentino è stato e passerà, senza scomodare gli dei basti pensare che la stessa Honda e Yamaha sopravvivranno ai loro piloti, tuttavia se proprio devo sperare che vinca qualcuno, spero vinca Valentino o un italiano, Marquez mi ha fatto sognare, ma boh non lo capisco, è un pilota 2.0, quando si accendono le telecamere sorride, gli è stato sulle balle vale per quanto fatto in argentina e assen, ma non ha detto niente, se questo è il nuovo che avanza bah…meglio la SBK dove nessuno le manda a dire…