24 Febbraio 2016

Blog Superbike 2016, sarà l’anno del rilancio?

Per Dorna è l'anno zero. L'anticipo al sabato funzionerà? Più moto, più piloti, più show. Ma servirebbe un cattivo ragazzo per scatenare il casino in città

In Australia parte la 29° edizione del Mondiale Superbike. Dal 1988 è stato un susseguirsi di sfide, imprese, campioni. Alti e bassi ci sono sempre stati e l’edizione 2015 non è stata tra quelle memorabili, causa dominio della Kawasaki (18 vittorie su 26) e mancanza di personaggi carismatici. Per il promoter Dorna, che da tre anni è monopolista dell’intero (o quasi) motociclismo Mondiale, questo è “l’anno zero.” Ma non ha spiegato perchè. Proviamo a farlo noi.

ANTICIPO – Il campionato parte come sempre a Phillip Island (Australia) con la grande novità dell’anticipo di gara 1 al sabato, stavolta (per motivi di fuso) alle 15 locali, le 5 del mattino in Italia. Stessi orari domenica, mentre in Europa si correrà sempre alle 13. Un anno fa Italia1 ha fatto circa un milione di spettatori all’ora di pranzo, 3-400 mila alle 10.30. Si spera che andando in onda due volte alle 13 si riesca a guadagnare quel mezzo milione che mancava all’appello. Ma il sabato non è la domenica e l’unico evento MotoGP che si è sempre corso di sabato, Assen, proprio quest’anno viene posticipata di un giorno, su richiesta… delle TV. Quanto sarà il vantaggio di audience? Intanto il round spalmato in due giorni non piace al pubblico, bisognerà aspettare metà campionato per valutare pro e contro.

CHE GRIGLIA! – Lo schieramento è assai migliorato, in numero e qualità. Rientra la Yamaha, dopo quattro anni di stop, e da quanto è emerso negli ultimi test, è già pronta per vincere. La Honda cala l’asso Nicky Hayden, primo ex iridato MotoGP a correre in Superbike, l’Aprilia che doveva scappare invece c’è, per la prima volta con due italiani. Farebbe assai bene al campionato una Ducati in lotta per il Mondiale, che manca da quattro stagioni: nel 2015 la Rossa ha cominciato a vincere quando Rea era già in orbita. Torna a fare sul serio pure Bmw, passando da una a quattro moto, con piloti di discreto livello. C’è anche la MV, che però non ha trovato i soldi per riportare Marco Melandri.  La Kawasaki riparte con il pronostico a favore: moto, squadra e piloti al top ma (forse) troverà pane per i suoi denti. E’ scontato che le gare saranno assai più belle di un anno fa. Ma…

PERSONAGGIO – Manca il volto da copertina. Jonathan Rea è un pilota fantastico che potrebbe dire la sua anche in MotoGP. Ma non infiamma: troppo timido, troppo buono, una bella moglie, due figli piccoli che sgambettano nel paddock. Troppo normale. La Superbike ha un pubblico particolare, in gran parte di motociclisti praticanti,che impazziva per Carl Fogarty. Viso tagliente, gli occhi da tigre: da ragazzo viveva di espedienti e la sera prima del GP seminava di lattine i banconi dei bar. Una volta Pierfrancesco Chili gli si fece incontro minaccioso e Foggy non esitò a spianare i pugni, sotto il podio in diretta TV. Questi di oggi non litigano mai e dopo la gara si fanno i complimenti su Twitter. Quindi aspettiamo che arrivi un giovane sfrontato, che abbia il talento per seminare casino in città. Allora si che ci divertiremo…

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