22 Ottobre 2014

Bimota-Kawasaki, la Superbike che non correrà mai

Tra qualche mese avremmo potuto ammirare, anche in pista, la Bimota con motore Kawasaki 1000, lo stesso montato sulla ZX-10R campione del mondo. Non solo, la marca di Akashi aveva assicurato anche la fornitura del quattri cilindri 600 della ZX-6R con cui l'azienda artigianale riminese avrebbe potuto gareggiare  in Supersport, la serie cadetta delle derivate […]

Tra qualche mese avremmo potuto ammirare, anche in pista, la Bimota con motore Kawasaki 1000, lo stesso montato sulla ZX-10R campione del mondo. Non solo, la marca di Akashi aveva assicurato anche la fornitura del quattri cilindri 600 della ZX-6R con cui l'azienda artigianale riminese avrebbe potuto gareggiare  in Supersport, la serie cadetta delle derivate di serie. Ma non vedremo né l'una né l'altra. Ecco perchè.

CIAO CIAO – L'accordo con Kawasaki era stato raggiunto non da Bimota, ma direttamente da Alstare, la engineering con base ad Alleur, in Belgio, che quest'anno ha riportato il marchio italiano alle corse prendendo partecipando a otto degli undici round del Mondiale. La BB3 motorizzata Bmw è andata subito forte conquistando cinque successi nella categoria Evo (strettamente di serie). Ma poi stata esclusa perchè l'azienda madre non è riuscita ad assemblare i 125 esemplari necessari per l'omologazione entro il 10 agosto, alla scadenza dei quattro mesi fissati dal regolamento. “Stiamo lavorando duramente per completare la produzione ed essere pronti per la prossima stagione” aveva dichiarato allora  il direttore generale Daniele Longoni. Nella stessa informativa Bimota scriveva di aver consegnato 30 moto e di avere i pezzi necessari per assemblare le altre 95. Ma per  potersi schierare al via del Mondiale 2015 sabbero servite non 125, bensi  250 moto da verificare entro il 31 dicembre 2014, una produzione fuori portata per le dimensioni  dell'atelier romagnolo.

ROTTURA – La situazione è senza ritorno anche perchè  il rapporto tra Alstare e la stessa Bimota è ad un soffio dalla rottura.  Francesco Batta, patron di Alstare, ha inutilmente  tentato di acquisire una percentuale cospicua della società ma i  proprietari Daniele Longoni e Marco Chiancianesi si sono messi di traverso. L'accordo di fornitura con Kawasaki, trattato e raggiunto direttamente da Batta, era parte del programma di ulteriore potenziamento del marchio, in pista e sul mercato delle maxi di prestigio. Ma non se ne farà niente.

BRITISH STYLE – Senza più l'appoggio operativo di Alstare per la Bimota sarà difficile continuare le corse. Alstare invece sta pensando di dirottare l'impegno nel campionato britannico, dopo l'assaggio compiuto nelle ultime gare con il francese Christophe Ponsson e col titolare Christian Iddon,  scattato in pole nel round di Assen. La formazione belga ha sotto contratto anche Ayrton Badovini che di recente ha rifiutato offerte dalla Moto2 pur di restare con la squadra che l'ha rilanciato. Tanti si chiedono come possa la BB3 esclusa dal Mondiale correre il campionato nazionale più importante del globo. Semplice, le regole riguardo l'omologazione sono diverse. Per correre nel Mondiale  servono mille moto prodotte nell'arco di due anni, agli organizzatori britannici basta che la moto sia disponibile in negozio e acquistabile da chiunque, a prescindere dagli esemplari. Sono state costruite solo trenta BB3 ma per gli inglesi  ne sarebbero bastate due….

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