11 Settembre 2015

A Misano 100 mila per Vale, la Spagna risponde con #todosSomos99

Rossi contro Lorenzo non è sfida solo in pista, ormai è un derby Italia-Spagna che scatena un tifo mai visto nelle moto.  A Misano saranno in centomila per spingere Vale alla conquista del quinto successo che varrebbe l'ipoteca sul decimo Mondiale. Ma sull'altra curva (è proprio il caso di dirlo…)  si sono mobilitati per trasmettere […]

Rossi contro Lorenzo non è sfida solo in pista, ormai è un derby Italia-Spagna che scatena un tifo mai visto nelle moto.  A Misano saranno in centomila per spingere Vale alla conquista del quinto successo che varrebbe l'ipoteca sul decimo Mondiale. Ma sull'altra curva (è proprio il caso di dirlo…)  si sono mobilitati per trasmettere a Jorge Lorenzo la carica giusta per affrontare la trasferta più difficile senza timori.  Il capo ultras è Manuel Pecino, freelance madrileno decano degli inviati MotoGP che ha postato un videoappello  sul sito specializzato SoloMoto.Es che Lorenzo non ha esitato a retwittare. “Todos Espartanos!” è il grido di battaglia, un'incitazione da stadio che potremmo tradurre nel nostro:  “Non molliamo mai!”.

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100 MILA CONTRO LORENZO – “Se fosse una gara normale di un Mondiale normale non ci importerebbe più di tanto chi vince” afferma Pecino. “Siamo appassionati di corse, ci piace lo spettacolo fino all'ultima curva e abbiamo sempre amato i campioni aldilà della loro bandiera. Ma questa volta faremo un'eccezione. 100 mila italiani faranno il tifo contro Lorenzo, e noi dobbiamo fargli sentire tutto il nostro calore, la nostra fiducia. Misano sarà una pentola a pressione, Rossi vuole vincere o almeno arrivare davanti a Lorenzo. Avrà un esercito a spingerlo avanti. Ma se loro sono 100 mila, noi dovremo essere 100 mila più uno. Gli spagnoli non potranno essere in tribuna, ma adesso ci sono i social e da lì dovremo far sentire a Jorge tutto il sostegno della  aficion. Rossi avrà i suoi “tifosi”, ma questo fine settimana noi spagnoli saremo tutti Spartani!”

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CARICA RECORD – Beh, a giudicare dall'esito della prima giornata parrebbe che l'appello stia funzionando alla grande. Lorenzo si è presentato con la faccia da tigre e ha cominciato a macinare tempi strepitosi come fa nei fine settimana migliori. Con 1'32”871 è sceso dove mai nessuno era riuscito sul tracciato a dieci chilometri da casa Rossi. La strategia è arcinota: puntare alla pole, o quanto meno alla prima fila, azzeccare la partenza giusta e provare a scappare. Per far saltare il piano di fuga ci vorrà un Valentino lucido e infallibile come la nazionale di basket agli Europei. Se Danilo Gallinari ha affondato Pau Gasol, può farcela anche VR46. Se Lorenzo non molla mai, figuriamoci Vale.

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