4 Dicembre 2014

2015, Ducati risorgerà col doppio aiutino MotoGP e SBK

La Rossa non vince da tanto, troppo tempo. In MotoGP il digiuno dura dal 17 ottobre 2010, quando sulla Ducati c’era ancora Casey Stoner. Ancora più clamorosa la serie negativa Superbike, la categoria dove Ducati è sempre stata regina. E’ dal 7 ottobre 2012 con Sylvain Guintoli a Magny Cours che la 2V è a […]

La Rossa non vince da tanto, troppo tempo. In MotoGP il digiuno dura dal 17 ottobre 2010, quando sulla Ducati c’era ancora Casey Stoner. Ancora più clamorosa la serie negativa Superbike, la categoria dove Ducati è sempre stata regina. E’ dal 7 ottobre 2012 con Sylvain Guintoli a Magny Cours che la 2V è a secco. Nel frattempo è arrivato un nuovo modello, la Panigale 1199, che in due anni non ha vinto mai.

Ma non temete ducatisti di ogni dove, il 2015 sarà l’anno della resurrezione su tutti i fronti, MotoGP e SBK. Non solo perchè il rilancio tecnico partito con l’arrivo di Gigi Dall’Igna comincia a dare frutti tangibili ma anche perchè nei due campionati più importanti Ducati godrà di parecchie agevolazioni regolamentari che potrebbero cambiare gli attuali equilibri. Vediamo come.

Andrea Dovizioso, 3° stagione con Ducati che non vince dal 2010 (AlexPhoto)

MOTOGP, QUATTRO ASSI – Non avendo vinto alcuna gara nel 2014 Ducati avrà quattro aiutini  per tentare di raggiungere Honda e Yamaha. Nei godranno i quattro piloti ufficiali: Dovizioso e Iannone nel team interno, Hernandez e Petrucci nella satellite Pramac. Nel variegato panorama regolamentare MotoGP “la norma Ducati” si chiama Factory 2: significa avere la stessa elettronica delle Factory (Honda e Yamaha) con software libero e centralina Marelli Ago, la più evoluta. Ma anche  tutti i vantaggi garantiti ai privati che rispondono alla normativa “open”. Mica roba da ridere: 12 motori per 18 gare contro 5 delle Factory e la possibilità di fare sviluppo illimitato prima e durante l’inizio del Mondiale. Che invece non sarà concesso a Honda e Yamaha: loro dovranno sigillare i cinque motori prima del debutto in Qatar (29 marzo) e niente modifiche fino alla fine. Ducati inoltre partirà con 24 litri di carburante (contro 20), una differenza che può incidere sulle prestazioni in maniera pesante. E poi niente restrizione di test, Dovi e Iannone possono girare dove, come e quanto vogliono anche durante la stagione. Honda e Yamaha invece hanno solo 5 giornate di test su un unico tracciato indicato dal Costruttore. La Rossa potrà anche  utilizzare una gomma  soffice preclusa alle Factory. Nel 2014 è stato un vantaggio solo in prova, perchè la “supersoft” Bridgestone non era in grado di coprire la distanza di gara. Ma se anno prossimo  il fornitore unico portasse una copertura con 3-4 decimi di vantaggio che arriva fino in  fondo?

La Ducati Panigale 1199 ha debuttato nel 2013: zero vittorie (AlexPhoto)

SUPERBIKE, DUE ASSI – Nelle derivate dalla serie la Ducati usa il motore bicilindrico e ha da sempre un vantaggio di cilindrata nei confronti della concorrenza giapponese,  oltre a Bmw e Aprilia,  tutti con il quattro cilindri. Nel 2015 ci saranno nuove regole studiate per riavvicinare le Sbk alle gemelle stradali. Dovranno essere impiegate bielle e pistoni di serie ma Ducati, avendo 200 cc di maggiore cubatora, era già obbligata a montare pistoni “kit”, cioè regolarmente in vendita. Quindi la novità non influirà  sulle prestazioni della Panigale, che invece ai rivali costerà una ventina di cavalli. C’è di più. Dal 2015 non si potranno più cambiare gli ingranaggi delle sei marce per adattarsi  alle caratteriste del tracciato. Si potrà agire solo su pignone e corona, come nelle gare amatoriali.Ducati, avendo più coppia motrice grazie al 2V e maggiore cubatura, non soffrirà, le altre si.

Davide Giugliano, 25 anni, 2° stagione in Ducati (AlexPhoto)

BILANCIAMENTO – Nei due regolamenti, MotoGP e SBK, sono previsti correttivi per evitare che gli aiutini portino la Ducati di dominare la scena. Nelle derivate  verrà stretto il condotto di aspirazione su tutte le Panigale in pista, ufficiali e satellite, in base ai risultati parametrati ogni 3 GP, gare bagnate escluse. In MotoGP le regole sono più facilmente comprensibili: se uno dei quattro ufficiali Ducati vince una gara, oppure fa due secondi o tre terzi posti, la Desmosedici GP15 perderà 2 litri, scendendo a 22. In caso di tre vittorie, verrebbe cancellata la gomma soffice che al momento, come abbiamo visto, però serve a poco.

OCCHIO ALLE ROSSE – Il conto è presto fatto: tanto forte che vada, in MotoGP la Ducati conserverà comunque il vantaggio di motori, sia per numero che per possibilità di sviluppo, e i test illimitati. A questo punto sarà interessante vedere quanto andrà la GP15: se fosse davvero un salto in avanti decisivo,  per Honda e Yamaha potrebbero essere guai seri. In Superbike la situazione è più chiara perchè la Panigale ha già due stagioni  alle spalle: la prima è stata disastrosa ma nel 2014 sono arrivate due pole e sei podi. Con le nuove regole i risultati decolleranno. E gli avversari che dicono? Beh, in MotoGP per adesso non c’è allarme. Dovizioso ha fatto solo due podi nel 2014, terzo in Texas e secondo ad Assen in condizioni di asfalto miste. In carriera ha vinto un solo GP, Iannone nessuno. Per cui la Ducati, al momento, è considerata un outsider. Neanche in Superbike si preoccupano perchè,  è l’opinione comune nei box, Davies e Giugliano  vinceranno qualche gara ma non sono così forti da puntare al Mondiale. Beh, io non sarei così convinto…

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