12 Settembre 2019

Valentino Rossi: “Quartararo è una bega, sarebbe meglio se non ci fosse”

Valentino Rossi contento per le novità tecniche della Yamaha M1 a Misano. E su Quartararo ammette: "Ha un grande talento, ma quando scende in pista non pensa a nulla".

Valentino Rossi

Valentino Rossi scenderà in pista a Misano con il forcellone in carbonio e il doppio scarico per la M1, dopo i riscontri positivi nell’ultimo test IRTA a Misano. Piccoli ma importanti aggiornamenti per migliorare l’evoluzione in continuo divenire. E anche un segno che Yamaha si sta svegliando da quel letargo tecnico che ha segnato oltre un biennio. Novità e tradizione, perché per il Dottore Misano rappresenta la vera sfida di casa: la sua Tavullia dista una dozzina di chilometri dall’autodromo.

Una lunga settimana casalinga iniziata già martedì con il tour dal Ranch a Misano passando per Tavullia, circondato da una fiumana di fan. “Mi sono svegliato a casa nel mio letto, sono venuto con calma, per noi che abitiamo vicino è un grande lusso fare almeno una gara vicino casa. Ora resto qua e fino a domenica non esco più – ha spiegato Valentino Rossi a Sky Sport MotoGP -. Un momento davvero emozionante, un sogno che avevamo da bambini, perché la strada che va dal Ranch passa per Tavullia e passa dalla VR46. Da piccoli facevamo le gare, il layout della strada oggi è cambiato“.

Ducati ha già lanciato un campanello d’allarme sul grip della pista, ma tutti i costruttori hanno annotato questo dettaglio. Nell’ultimo test IRTA i piloti MotoGP hanno utilizzato una gomma 2020 che consente di girare mezzo secondo a giro più veloci. Con le gomme stagionali sarà diverso: “La pista ha un anno in più, di solito qui il grip non è mai pazzesco e secondo me è più lenta dell’anno scorso. L’anno scorso la gara è stata deludente, ho finito settimo e siamo andati piano – ha ricordato Valentino Rossi -. Nei test è andata meglio, Yamaha sta lavorando, tutti i piloti sono in gran forma, anche perché abbiamo la bega di Quartararo che dà sempre mezzo secondo a tutti. Devi essere forte per non stargli troppo lontano. Da una parte è una bega vera, tutti avremo preferito che non ci fosse, ma ci spinge ad andare più forte“.

Indiscutibile il suo talento fuori dal comune, ma il fatto di essere un rookie conta molto. Non ha ancora troppa pressione, né ha riportato incidenti seri che possano frenare il suo coraggio. “Lui sale in moto, non pensa a nulla, non ha un trascorso di esperienze negative. E questo aiuta. Ma devi avere un grande talento“.

VALENTINO ROSSI GUARDA AL FUTURO

Una Yamaha alla riscossa, che ha invertito la rotta dopo la pausa estiva. Prima portando il prototipo 2020 a Brno, poi una nuova specifica di motore a Misano. Insieme all’inedito scarico Akrapovic in stile Suzuki per addolcire l’erogazione e migliorare il grip al posteriore. E il forcellone in carbonio, con cui “la moto diventa più precisa soprattutto in ingresso curva“. Resta nel cassetto per il momento la copertura sulla ruota anteriore con effetto aerodinamico.

Finalmente la casa di Iwata ritorna al passo con i tempi e, soprattutto, con gli avversari. “Abbiamo fatto due test con la moto 2020 e c’è ancora tanto da lavorare. Alcune cose vanno meglio, abbiamo iniziato a Brno come fanno gli altri e come facevamo noi quando vincevamo. Ma il prototipo definitivo lo vedremo solo a febbraio. Vogliamo fare bene in queste sette gare e certe cose si possono utilizzare già quest’anno“. L’inizio di stagione 2020 si rivelerà particolarmente significativo per Valentino Rossi, che dovrà decidere se prolungare il contratto o appendere il casco al chiodo. L’impressione è che il Dottore abbia intenzione di proseguire anche oltre il 2020. “I risultati dell’anno prossimo serviranno a capire se avrò ancora la forza e la velocità necessarie per continuare oppure no“.

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