17 Settembre 2019

Valentino Rossi e Fabio Quartararo: il veterano e l’apprendista

Il nove volte iridato resta davanti a Fabio Quartararo in classifica. Ma il 2° posto del francese a Misano ha confermato il talento di un apprendista stregone.

Valentino Rossi, #SanMarinoGP

Le quattro Yamaha M1 viaggiano ancora una volta a due velocità differenti: a regimi minimi Valentino Rossi e Franco Morbidelli, a massimi regimi Fabio Quartararo e Maverick Vinales. Nelle ultime sette gare sembra una costante fissa, ma da cosa dipende questo gap sotto la medesima livrea? A Misano è bastata una piccola modifica all’asfalto per rendere questo tracciato territorio di conquista della Yamaha. Ma tutte e quattro le moto di Iwata hanno tratto vantaggio dalla nuova gomma posteriore Michelin 2019 in grado di garantire maggior aderenza.

A parte il “mostro sacro” Marc Marquez, le quattro YZR-M1 hanno concluso nella top-5, ma Quartararo e Vinales avevano maggior trazione in uscita di curva, mentre Rossi e Morbidelli in questo segmento hanno lamentato meno grip al posteriore. Non è la prima volta che succede. “Durante tutto il fine settimana ci sono stati due o tre punti, in accelerazione, dove abbiamo perso molto – ha spiegato il Dottore -. Abbiamo lavorato, ma la gara è stata come ci aspettavamo, nel senso che non siamo mai riusciti a migliorare abbastanza. Ho qualche difficoltà nell’accelerazione, perdo molto rispetto a Maverick e Quartararo“.

LE DIFFERENZE TRA VALENTINO E QUARTARARO

Non è solo questione di stile di guida, che può essere adattato progressivamente. Ma anche di peso e altezza. Dopo la pausa estiva nel box di Valentino Rossi hanno lavorato molto sulla geometria e il bilanciamento dei pesi, ancor prima di introdurre il forcellone in carbonio (che necessita di miglioramenti), il doppio scarico, la copertura sull’anteriore. Dall’ultimo podio di Rossi ad Austin in aprile, Quartararo non solo ha conquistato quattro podi, ma anche tre pole position. “Fabio sta facendo una stagione incredibile. A livello di velocità ha fatto la sua migliore gara da quando è in MotoGP… Sta guidando meglio di chiunque altro, quindi congratulazioni a lui“.

Una bella bega per tutti i piloti Yamaha, come l’ha simpaticamente apostrofato Valentino Rossi alla vigilia del week-end di Misano. Mai previsione fu così azzeccata, perché ancora una volta il rookie ha messo dietro i due alfieri factory. Non resta che studiare una soluzione per migliorare l’accelerazione. Quartararo riesce ad affrontare le curve veloci ad altissima velocità e con la massima precisione, senza nessuno sforzo. E soprattutto, quasi alla pari di Marc Marquez, riesce a gestire meglio gli scivolamenti dell’anteriore in curva. Senza nessuna paura, consapevole di imparare a conoscere il limite da ogni salvataggio.

Il lavoro sull’elettronica svolto dalla pausa estiva in poi e gli ultimi aggiornamenti hanno aiutato in tal senso la M1 di Valentino Rossi. “Abbiamo ancora bisogno di qualcosa sul lato meccanico per migliorare la trazione posteriore“. E quel qualcosa deve essere cavato dal cilindro magico dagli uomini dello staff VR46, costretti a lavori di calcolo dati. Le prestazioni di Quartararo non lasciano più spazio ad alibi, ma il talento del francese per molti versi è un qualcosa di impareggiabile, da apprendista stregone, innaturale. E Marc Marquez ne è ben consapevole.

[embedcontent src=”twitter” url=”https://twitter.com/MotoGP/status/1173212216973242368″]

Foto: Marco Lanfranchi 

Jonathan Rea, In Testa, l’autobiografia del campionissimo In vendita on line qui

Lascia un commento