28 Agosto 2019

Valentino Rossi: “Da tempo chiedo il forcellone in carbonio”

Valentino Rossi chiede da tempo l'introduzione del forcellone in carbonio per risolvere i problemi al posteriore: "La situazione non è molto chiara".

Valentino Rossi

Valentino Rossi e Maverick Vinales lamentano da tempo problemi di grip al posteriore. A Silverstone l’handicap della Yamaha M1 si è ripresentata, soprattutto per il Dottore che ha invocato a gran voce l’introduzione di un forcellone in carbonio. Dall’inizio della scorsa stagione Marc Marquez ne fa uso, Aprilia ha iniziato a lavorarci dal test privato di Austin, KTM non può farne più a meno.

A giudicare dalle prime impressioni il forcellone in fibra di carbonio garantisce più aderenza e sensibilità sulla gomma posteriore, di conseguenza più velocità in uscita di curva e una durata maggiore del pneumatico. Proprio quello che serve ai piloti Yamaha per compiere un primo step in avanti, sebbene certi problemi hanno sicuramente una varietà di fattori scatenanti. La casa di Iwata sta concentrandosi molto sull’elettronica per trovare una soluzione. Ma perché non hanno ancora testato un forcellone di nuova generazione? “Bella domanda!“, ha risposto Valentino Rossi dopo Silverstone. “Ho chiesto alla Yamaha molte, molte volte. Penso e spero che un forcellone in carbonio possa aiutarci il prima possibile. Ma non sappiamo quando, la situazione non è molto chiara“.

VALENTINO ROSSI PROMUOVE LA YAMAHA

Brno, il Red Bull Ring e anche Silverstone hanno confermato come Yamaha abbia cambiato modus operandi in positivo. Se la top speed resta un vuoto incolmabile fino al termine del campionato, la M1 riesce a guadagnare in altri settori, soprattutto in percorrenza di curva. Fabio Quartararo è un caso esemplare e costringe gli alfieri ufficiali a cercare risposte anche all’interno del proprio box. “In Yamaha cominciano a fare cose intelligenti, quindi la situazione è molto cambiata rispetto agli ultimi due anni – ha proseguito Valentino Rossi -. Già con alcune piccole regolazioni, possiamo accelerare meglio, la moto è più facile da guidare in curva e possiamo salvare le gomme“.

Nelle ultime due uscite nel Motomondiale il campione di Tavullia ha sfiorato il podio, ha reagito ai problemi di setting nelle prove libere, guadagnato l’accesso diretto alla Q2 senza problemi. La sfida per il miglior pilota Yamaha resta ampiamente aperta, con due soli punti di differenza da Maverick. Dopo la pausa estiva le voci di chi lo voleva sulla via del tramonto anzitempo rispetto al contratto si sono ammutolite. “Se faccio tre gare molto brutte, è normale alla mia età se le persone iniziano a dire “è vecchio ed è ora di rimanere a casa”. Ma ora sono più felice, perché se guido bene posso essere competitivo“.

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