VIDEO Guido Meda: “Non è banale continuare il progetto di Fausto Gresini”
La famiglia di Fausto Gresini ha promesso di continuare il progetto del team e tenere alto il nome della Gresini Racing anche in futuro

Il mondo dei motori ha dato l’addio a Fausto Gresini nella giornata di sabato. In diretta streaming tutti hanno potuto porgere l’ultimo saluto a distanza al manager romagnolo. Una cerimonia semplice allestita sulla terrazza del museo dell’autodromo di Imola. Tra i pochi amici presenti del paddock MotoGP c’erano Marco Melandri, Loris Capirossi, Davide Tardozzi, Gigi Dall’Igna, Lucio Cecchinello, Paolo Simoncelli. Poi la cerchia dei familiari. La moglie Nadia, i figli Lorenzo (“Andremo avanti nel suo ricordo, lo renderemo orgoglioso“) e Luca, le più piccole Agnese e Alice.
C’era la La Garelli 125 con la quale dominò il Mondiale 1987. E poi il suo casco, la tuta, un paio di foto. Lucio Cecchinello svela che l’idea di congelare i motori durante il primo lockdown fu proprio di Fausto Gresini. L’ultima grande dimostrazione della sua capacità manageriale all’interno del paddock della MotoGP. Guido Meda commenta così ai microfoni di Sky Sport: “Tra i risvolti della cerimonia, di un’omelia bellissima, restano le parole della moglie e dei figli Luca e Lorenzo che ci hanno lasciato l’intenzione di continuare. Una dichiarazione di intenti di voler continuare sul cammino che Fausto aveva tracciato con il team. Non è banale raccogliere sulle spalle ciò che portava avanti. Tutto era strutturato con un gruppo di lavoro straordinario. Tra le opzioni poteva esserci la possibilità che la famiglia potesse non andare avanti. Invece no, dalle parole di Nadia si è capito che loro intendono continuare, se non altro adesso”
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