8 Novembre 2019

Valentino Rossi: “Yamaha, non basta solo un motore potente”

Valentino Rossi chiede più potenza per il motore 2020 e non solo. "Situazione diversa, ma serve tempo per colmare il gap da Honda e Ducati".

Valentino Rossi

Valentino Rossi si avvia all’ultima gara stagionale a Valencia, un tracciato da sempre poco amico e dove l’ultima vittoria risale al 2004. Sta per chiudersi una delle peggiori annate per il pilota di Tavullia che, a differenza di Viñales non ha saputo sfruttare al meglio le migliorie tecniche. Due soli podi in Argentina e Texas, quattro medaglie di legno, l’ultima a Sepang, al termine di una bella sfida con Dovizioso. Un altro podio mancato per mancanza di top speed. E quando parti all’inseguimento diventa difficile sorpassare con questa M1.

I tecnici di Iwata sono al lavoro da tempo su una nuova specifica di motore. Nel test estivo di Brno ha fatto il suo debutto ufficioso, raccogliendo scarsi consensi da Valentino Rossi. Nel test di Misano ha debuttato una seconda specifica: sensazioni migliori, ma non ancora quello che cercano i piloti. 48 ore dopo Valencia dovrebbe arrivare una terza specifica che consente una buona iniezione di potenza al quattro cilindri in linea. “Anche Yamaha, come gli altri produttori, è in grado di costruire un motore potente“, ha commentato il nove volte iridato. “Ma il problema è che hai bisogno di una potenza regolare su una moto. Hai bisogno di molta potenza, ma deve anche essere facile da controllare, il che è molto difficile“.

ROSSI CONTRO IL TEMPO

La vicenda Honda dimostra che un motore troppo aggressivo potrebbe creare non pochi problemi di guidabilità, soprattutto in percorrenza di curva. Ma i tecnici Yamaha stanno investendo, e molto, sul reparto di elettronica e non solo. “Ci vogliono un sacco di ingegneri, tempo e denaro – ha aggiunto Valentino Rossi -. Honda e Ducati hanno fatto un grande passo avanti nel motore, forse abbiamo bisogno di tempo. Ma Yamaha può fare tutto perché è molto grande e ha un grande budget. Dipende da quanto Yamaha sia impegnata, pare abbiano capito che dobbiamo diventare più forti“.

Dopo un vuoto di quattro anni c’è desiderio di tornare sul tetto della MotoGP. Per farlo occorrono risorse finanziarie adeguate e su questo i giapponesi si stanno prodigando. Il tempo per colmare il divario da Honda e Ducati potrebbe non essere sufficiente da qui al prossimo inizio di Mondiale. Gli avversari non restano a guardare, però dalla pausa estiva qualcosa è cambiato in positivo all’interno del team. “La situazione ora è diversa e c’è un umore positivo, perché abbiamo giovani ingegneri che stanno spingendo“, ha concluso Valentino Rossi. “Penso che abbiamo bisogno di tempo, ma speriamo di poter diventare più competitivi“.

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