31 Agosto 2019

Valentino Rossi: “Yamaha ha pensato al motore V4”

Valentino Rossi ammette che Yamaha ha riflettuto sul motore V4, prima di tornare sui suoi passi con il 4 cilindri in linea.

Valentino Rossi

Dopo il test di Misano Valentino Rossi è parzialmente soddisfatto del lavoro svolto dalla Yamaha. Nell’ultimo biennio il Dottore ha sempre lamentato il ritardo tecnico della fabbrica di Iwata, la mancanza di comunicazione tra il nucleo giapponese e quello europeo. Stavolta nessuna lamentela, anzi. Nonostante il quarto posto con un gap di 7 decimi da Fabio Quartararo, il giudizio è più che positivo. Sia nel breve che nel medio termine.

La YZR-M1 riscontra già da qualche settimana un ulteriore step sul consumo delle gomme, sul grip alle alte temperature e non solo. A Misano si aggiungono il nuovo doppio scarico per migliorare l’erogazione del gas, il forcellone in carbonio per perfezionare l’entrata in curva e la percorrenza. Una copertura sull’anteriore con probabili fini aerodinamici, oltre a lavorare su una nuova specifica di motore per il 2020. Yamaha intravede la luce in fondo al tunnel dopo un lungo periodo di crisi, in cui molti avevano persino messo in discussione la filosofia del quattro cilindri in linea. “Il motore V4 presenta vantaggi e svantaggi rispetto al motore a quattro cilindri in linea – ha evidenziato Valentino Rossi – ed entrambi hanno i loro punti di forza e di debolezza“.

VALENTINO HA FIDUCIA NEL 4 IN LINEA

Dal 2002, anno di esordio dei motori a quattro tempi, la casa di Iwata ha pensato al quattro cilindri in linea per la M1 e per le moto di serie. Invece i diretti avversari Honda e Ducati hanno preferito i motori a V. L’unico costruttore a seguire la strada della Yamaha è la Suzuki, ma i risultati degli ultimi anni sembrano dare ragione al V4. “Abbiamo trascorso molto tempo in Yamaha a riflettere sul concetto V4 e al quattro cilindri in linea“, ha ammesso Valentino Rossi a Motorsport-Total.com. “Le due moto più veloci al momento – la Honda e la Ducati – si affidano al motore V4, ma la Yamaha è molto concentrata sul motore a quattro cilindri in linea“.

In teoria la RC213V e la Desmosedici hanno più potenza sui rettilinei, la M1 e la GSX-RR sono più agili in curva. Ma la storia insegna che non è una teoria universalmente valida. “Quando la Yamaha era più competitiva, eravamo veloci sui rettilinei“, ha ricordato Valentino Rossi. “La linea di fondo è che non c’è grande differenza tra curve e rettilinei quando raggiungi il tuo pieno potenziale“.

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