9 Novembre 2020

Valentino Rossi, sfortuna-guasti-errori: “Motore congelato non è una scusa”

Valentino Rossi invita Yamaha a correre ai ripari sul motore, vero punto debole della M1. Stagione MotoGP 2020 da dimenticare per il Dottore...

Valentino Rossi MotoGP Valencia 2020

Non poteva esserci ritorno peggiore per Valentino Rossi che dovrà archiviare questa stagione MotoGP in tempi brevi. Al rientro a Valencia ha dovuto parcheggiare la sua Yamaha dopo soli cinque giri: “Il problema non si è verificato da 12 anni. Quando la moto si è fermata non mi sono neppure incazzato, mi sono messo a ridere“. Sfortuna, guasti, errori: queste le tre parole chiave che riassumo il 2020 del Dottore e degli altri piloti di Iwata. Con la sola differenza che il veterano è stato fermato per due turni da cause di forza maggiore come il Coronavirus.

Una corsa contro il tempo e a suon’ di tamponi per arrivare al Ricardo Tormo e pochi minuti di gara per ritornare ai box. “Il motore non si è rotto, era un problema elettronico“. Non aveva obiettivi prestigiosi Valentino Rossi, “volevo solo arrivare al traguardo e fare chilometri. Avevo solo bisogno di un’altra gara per prepararmi per la prossima settimana. Ma non ne è venuto fuori niente“. Per le Yamaha è stato un Gran Premio difficile: Franco Morbidelli 11° e miglior pilota di Iwata del week-end. 13° Vinales, 14° e ultimo Fabio Quartararo. Un’autentica disfatta per la M1. “La situazione non è facile. Sembra che non capiamo qualcosa sulle gomme“.

Problemi al 4-in-linea Yamaha

Ma non si tratta solo di pneumatici. Il vero problema del team factory e satellite resta il motore, l’esempio Suzuki invita a riflettere e rimediare. Un handicap che va avanti da troppo tempo, sottolineato già nei test invernali, mai risolto neppure con i cambi al vertice dell’azienda giapponese. Del resto come è possibile ingaggiare un collaudatore come Jorge Lorenzo e poi non sfruttarlo alla pari degli altri tester? “Gli altri produttori sembrano portare molte cose nuove, quindi richiedono alcune gare per sistemare le cose. Dopo di che sono molto forti verso la fine della stagione… Penso e ho sempre detto che il motore è un grosso problema per noi – ha aggiunto Valentino Rossi -. Inoltre, il carattere del motore è stato a lungo un punto di forza della Yamaha. Ma ora anche gli altri sembrano avere un motore fluido quando si tratta di accelerazione“.

Con il regolamento “anti-Convid” redatto dalla Dorna i motori resteranno congelati anche per la prossima stagione MotoGP. Sembra una condanna a priori per i piloti della Yamaha, o forse no. Perché qualcosa può essere fatto durante l’inverno. “Lo sviluppo del motore è congelato. Ma in MotoGP non è una scusa. Ci sono molte cose che puoi fare per migliorare le prestazioni del motore, dall’elettronica allo scarico. Ci sono molte cose diverse che possono essere migliorate senza nemmeno toccare il motore – ha concluso Valentino Rossi -. Se la Yamaha va nella giusta direzione, possiamo migliorare“.

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