16 Aprile 2020

Valentino Rossi e il segreto degli allenamenti al Ranch

Valentino Rossi spiega l'importanza di potersi al Ranch di Tavullia: lo sterrato e il layout ideali per apprendere certi nozioni di guida.

Valentino Rossi è uno dei pochi piloti della MotoGP a poter vantare una pista sterrata privata dove potersi allenare. Da anni il Dottore e i ragazzi dell’Academy lavorano al Ranch di Tavullia, in questo periodo di quarantena aperto a singhiozzo. Qui si tengono sessioni di allenamenti e sfide emozionanti. Tanto che la 100 Km dei Campioni sta diventando un evento di risonanza internazionale durante la pausa invernale.

In un video realizzato dal main sponsor Monster Energy, Valentino Rossi spiega i motivi che lo hanno spinto ad aprire un luogo come il Ranch. “L’allenamento sull’asfalto è più difficile da organizzare. A volte andiamo a Misano, altre volte al Mugello, ma non puoi organizzare qualcosa del genere ogni settimana. Abbiamo inaugurato il Ranch per questo motivo“, ha sottolineato il Dottore. “Abbiamo creato un ovale con un altro ovale all’interno, in modo da poter avere le curve a sinistra e destra… Hai curve veloci e lente, il layout è molto divertente“.

STERRATO IDEALE PER L’ALLENAMENTO

Inoltre il Ranch di Tavullia è un luogo prezioso per tenersi in forma durante la pausa invernale. “L’idea alla base è quella di avere un circuito per gli allenamenti, soprattutto durante l’inverno. Avevamo bisogno di qualcosa che ci permettesse di avere l’abilità di controllare una moto quando slitta. Quando sei sul terreno – ha precisato Valentino Rossi – hai molta meno aderenza, devi muoverti sul sedile per migliorare la trazione. Sono tutte cose importanti per migliorare le tue abilità sull’asfalto“.

A destare più attenzione, secondo Luca Marini, è la seconda curva soprannominata ‘The Bin’. “E molto difficile perché è in discesa, quindi hai un dosso, e poi una salita, ogni anno provo a concentrarmi su quella curva, ma non è facile. Qui alleniamo molto la sensibilità con la ruota anteriore e anche con la gomma posteriore, nel modo in cui scivola…“.

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