9 Dicembre 2020

Valentino Rossi cala il poker: 2021 anno clou per il ‘clan’ VR46

Valentino Rossi sarà affiancato da tre allievi della VR46 Academy nella stagione MotoGP 2021. Sarà un anno decisivo per le ambizioni del gruppo di Tavullia.

Valentino Rossi con Pecco Bagnaia e Franco Morbidelli

Valentino Rossi cala il poker di Tavullia sulla stagione MotoGP 2021. Ad affiancarlo nella massima serie non ci saranno solo Franco Morbidelli e Pecco Bagnaia, ma anche suo fratello Luca Marini. Il quartetto della VR46 Academy si è fatto spazio nella classe regina grazie ad un progetto nato oltre un decennio fa, quasi per gioco. Ma nel corso degli anni si è affinato sempre più grazie alla collaborazione di Alberto Tebaldi, Alessio Salucci, Carlo Casabianca e una cerchia di amici esperti del settore. Il Ranch da semplice luogo di allenamento è divenuto un epicentro in grado di offrire supporto tecnico, medico e manageriale ai suoi piloti e i risultati iniziano ad avere il loro peso.

2021 anno clou per il Dottore

Alla guida del gruppo di Tavullia il veterano Valentino Rossi che dal prossimo campionato MotoGP vestirà i colori del team satellite Petronas SRT. Un evento inconsueto vedere una leggenda passare dal team factory ad uno privato, ma dimostra quanto il Dottore non voglia separarsi dal suo “habitat naturale” che vive da oltre 25 anni. Il 2020 ha regalato poche gioie, il podio di Jerez, e molti bocconi amari, come la positività al Covid e qualche errore tecnico di troppo. Nel 2021 spera che la casa di Iwata riesca ad apportare le necessarie modifiche alla YZR-M1 per risolvere il problema del grip al posteriore. Con i motori congelati, sono possibili modifiche in aree molto ristrette, Yamaha concentrerà l’attenzione soprattutto su un nuovo telaio. Basterà per ritrovare le zone alte di classifica?

Il nuovo ambiente di lavoro potrebbe rappresentare un ulteriore stimolo per Valentino Rossi. Così come il contratto annuale, a fronte dei rinnovi biennali degli altri piloti del marchio, potrebbe dare spinta alle motivazioni del 41enne. Yamaha ha racimolato il numero maggiore di vittorie (sette) nel campionato MotoGP appena concluso e, piccoli aggiornamenti tecnici, potrebbero proiettare il prototipo di Iwata verso la corsa al titolo, visto che poco o nulla cambierà a livello di motori e aerodinamica. Sarà inoltre un 2021 di grandi progetti per il gruppo VR46. Dopo la chiusura del team Moto3 si lavora per la costituzione di una scuderia in Top Class, da legare probabilmente al marchio Suzuki. A quel punto Valentino Rossi potrebbe felicemente appendere il casco al chiodo e vestire i panni del manager.

Morbido riparte da vicecampione

Nel suo finale di carriera il nove volte iridato condividerà il box con l’amico Franco Morbidelli, uno dei primi allievi dell’Academy. L’italobrasiliano archivia il 2020 come miglior pilota Yamaha e con l’attestato di vicecampione del mondo. Tre le vittorie stagionali con una M1 2019-2020 che non modificherà per il prossimo anno. “Le persone sono entusiaste di lavorare con Vale, è una grande leggenda come tutti sappiamo. Le persone del team saranno più entusiaste di lavorare con lui“. ‘Morbido’ rimpiange i due zeri di Jerez, per il problema al motore, e di Zeltweg, per l’incidente con Johann Zarco. Senza questi due spiacevoli episodi la corsa al Mondiale avrebbe avuto un differente epilogo. Ma nel 2021 ricomincia con solide certezze e speranze ben fondate.

Pressione factory per Pecco

Il terzo anello della catena tavulliese è Pecco Bagnaia, guadagnatosi la fiducia Ducati che lo ha promosso nel team factory. L’infortunio riportato a Brno ha complicato l’ultima stagione MotoGP, ma al rientro si è imposto con il 2° posto a Misano. Ha vinto il ballottaggio con Johann Zarco, maturato esperienza, ma dovrà giocarsi al meglio questa grande occasione. Nel finale dell’ultimo Mondiale ha lamentato troppi alti e bassi per qualche difficoltà ad adattarsi alla nuova carcassa Michelin al posteriore. Molto dipenderà anche dal lavoro dei tecnici di Borgo Panigale durante la pausa invernale, ma anche dalla sua capacità di adattamento e reggere alla pressione. “Come pilota ufficiale Ducati avrò maggiori responsabilità. Gli alti e bassi con cui ho dovuto lottare quest’anno non devono assolutamente ripetersi. Dovrò adattarmi più rapidamente alle diverse situazioni“.

L’esordio di Luca Marini

L’ultimo arrivato dalla scuola VR46 è Luca Marini, vicecampione Moto2, che salirà in sella alla Desmosedici GP19 del team Avintia. Farà coppia con Enea Bastianini, in una sfida a due che ripercorrerà la scia del 2019. Dopo i test a Misano con la Ferrari GT3 del team Kessel, al fianco di Uccio e Valentino Rossi, ha ripreso ad allenarsi al Ranch. Si realizza il sogno di una vita, competere con il fratello maggiore in MotoGP, prendendo il posto di Tito Rabat ormai a corto di risultati. Al suo fianco Pablo Nieto, che lavorerà a stretto contatto con Ruben Xaus. A disposizione del fratello Valentino Rossi la stessa moto utilizzata da Johann Zarco nell’ultima stagione MotoGP con i colori del team Sky. Ma per il 2022 molto potrebbe cambiare, anche con l’arrivo di Marco Bezzecchi.

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1 commento

  1. fzanellat_12215005 ha detto:

    Morbidelli e Bagnaia hanno un talento che sarebbe emerso anche senza Accademy.
    La chiusura del team in Moto 3 evidenzia quanto
    siano pochi i reali talenti su cui investire.
    Foggia,Migno e Bulega sono piloti che hanno deluso
    le aspettative sul loro valore.
    La speranza va riposta su Bezzechi che,se matura
    nell’arco dell’anno,può ambire al sogno iridato 2021.
    Vietti faticherà alla sua prima esperienza in Moto2.