16 Ottobre 2022

Suzuki sbanca Phillip Island a tre gare dall’addio: Alex Rins che gioia!

Altro che Suzuki in disarmo: partendo dalla terza fila Alex Rins strega Marquez e Bagnaia ed espugna Phillip Island

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Quello che hanno combinato Alex Rins e Suzuki a Phillip Island è qualcosa di storico. Non c’è mai stato un pilota di Hamamatsu vincente in MotoGP sul mitico tracciato australiano! Qui le video highlights del GP. Un risultato che fa gioire i ragazzi della squadra, pur con l’amarezza del prossimo abbandono del Motomondiale. Poco importa, il #42 è determinato a chiudere nel migliore dei modi l’avventura con questi colori e oggi appariva davvero imbattibile, scatenato protagonista fin dalle prime curve. Dopo mesi di difficoltà seguiti all’annuncio inatteso, era la grossa iniezione di fiducia che serviva.

MotoGP Australia, Alex Rins e Suzuki sbaragliano la concorrenza

Mai una Suzuki prima d’ora

Il tracciato di Phillip Island è entrato a far parte del calendario nel 1989, due anni di GP d’Australia che poi s’è spostato all’Eastern Creek Raceway, vicino a Sydney. Ed è proprio qui che arriva l’unica vittoria australiana per Hamamatsu. Ci pensa Kevin Schwantz, è il 1993 e la categoria ancora la 500cc: in un podio tutto a stelle e strisce emerge proprio lui con la sua Suzuki. Assieme a Kocinski su Cagiva, l’unica vittoria “diversa” rispetto ai trionfi plurimi firmati Honda, Yamaha e Ducati. Per quanto riguarda invece il ritorno a Phillip Island dal 1997, a cui è seguita la nascita della moderna MotoGP, erano stati solo questi gli unici marchi in grado di vincere. Fino al ritorno ricco di colpi di scena a cui abbiamo assistito quest’anno.

Alex Rins top in ogni categoria

Decima posizione in griglia, ma in poco tempo quella moto azzurra compare nelle zone molto alte della corsa. Eccolo presto battagliero protagonista in mezzo a quelle Rosse di varie colorazioni (con anche lampanti giochi di squadra), con Fabio Quartararo che si perde e Jack Miller che viene falciato da Alex Marquez. In testa ci sono da subito Jorge Martin e Marc Marquez, ma non si scappa a Phillip Island e non ci vuole molto per riagganciarli. Rins passa al comando, torna dietro, si studia i rivali, incluso Bagnaia a caccia del trionfo, fino alla zampata determinante che vale un risultato strepitoso. Ora ha vinto su questa pista in Moto3 (2013), in Moto2 (2015) ed infine in MotoGP. Senza dimenticare che per il pilota #42 si tratta del ritorno al successo dopo un lungo digiuno. Dobbiamo risalire al GP di Catalunya 2020, disputato nel weekend del 18 ottobre, quindi quasi due anni fa.

Trionfo amaro

“Questa ce la meritavamo davvero” è il primo commento di un sorridente Alex Rins a motogp.com. Chiaramente il pensiero è subito per la sua squadra: i risultati arrivati dopo Jerez dimostrano come tutti in Suzuki abbiano risentito pesantemente dell’annuncio dell’addio. “Abbiamo lavorato duramente per farcela. Il passo non era veloce, ma sono riuscito a gestire bene le gomme e ho trovato una buona trazione.” È lui il maggior protagonista di una serie di sorpassi che lo portano sempre più in alto. Nell’ultimo giro ecco il guizzo vincente che toglie il successo a Bagnaia, un risultato ricco di significati e non solo per la storia. “È l’ultima gara Suzuki nell’isola, tutti hanno lavorato duramente e se lo meritavano. E porta il mio nome, ne sono onorato!” Prima di iniziare la (difficile?) avventura in LCR Honda, un bel regalo per Suzuki, con cui ha corso in tutta la sua carriera MotoGP. E non è detto che sia l’ultimo regalo, visto che mancano ancora due GP…

Foto: Valter Magatti

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