16 Novembre 2020

Spy MotoGP: KTM, test sul sistema di assetto variabile in corsa

Durante il GP di Valencia i piloti KTM hanno provato un sistema di assetto variabile in corsa, ovvero un adattamento del holeshot. Vediamolo.

Quando ci sono due gare consecutive sulla stessa pista è possibile vedere subito le modifiche apportate dai costruttori MotoGP, quando ce ne sono. Una cosa su cui KTM ha lavorato lo scorso fine settimana a Valencia è stato il sistema di modifica dell’assetto durante la corsa. O meglio, un adattamento del noto dispositivo holeshot già presente sulla RC16.

Ricordiamo che all’inizio di quest’anno la Ducati ha introdotto una sorta di telaio a geometria variabile. Uno dei più grandi sogni che gli ingegneri MotoGP hanno cercato di realizzare per decenni. Gigi Dall’Igna l’ha fatto! E da allora, tutte le case costruttrici stanno seguendo l’esempio: Yamaha lo ha adottato, ora è KTM che ci sta lavorando.

Guardiamo la differenza di altezza della parte posteriore della moto di Brad Binder in queste 2 foto. La curva non è certo la stessa, ma nella foto a destra lo scarico sembra molto più vicino alla gomma.

Quando la parte posteriore della moto si abbassa, i piloti riescono ad essere più efficienti in uscita di curva. In effetti, cambia l’ergonomia della moto: minore pressione sul pneumatico posteriore, consentendo così di accelerare più forte. Sulla KTM c’è stata una piccola variazione nella posizione della leva. In questo modo, da qualcosa di utilizzabile solo in partenza, è diventato un sistema che poteva essere usato durante la gara, come ha spiegato Miguel Oliveira.

“È abbastanza semplice: abbiamo cambiato una leva perché era abbastanza difficile da azionare con il pollice” ha raccontato il pilota portoghese. “Siamo passati a una piccola leva ed ora la stiamo testando per capire se possiamo usarla in corsa oppure no. Ma è ancora qualcosa per cui non abbiamo il via libera per le gare. Dobbiamo ancora capire da quale altezza abbassare il posteriore [della moto] e quel genere di cose.” Questa leva è visibile sopra la leva della frizione su tutte le KTM.

Anche Pol Espargaró aveva testato lo stesso sistema. “Lo stiamo ancora provando. È qualcosa di nuovo, ma come vedete con altri costruttori, la maggior parte di loro lo sta usando e ne hanno un vantaggio in accelerazione” ha detto il pilota Red Bull KTM Factory. “Ci stiamo lavorando e funziona bene, ma è ancora troppo presto per usarlo nelle corse. Proverò questo nuovo dispositivo in un turno in cui posso raccogliere più dati sulle lunghe distanze.”

Foto: Dorna Sports

L’articolo originale di Paul Emile Viel su paddock-gp

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