13 Dicembre 2022

Simulatori in MotoGP? Mattia Pasini “La strada è lunga ma ci arriveremo”

Mattia Pasini sta lavorando per lo sviluppo di un simulatore moto ma ci vorranno degli anni prima che sia pronto per la MotoGP.

Mattia Pasini, simulatore, MotoGP

I simulatori sono fondamentali in Formula 1, sia per lo sviluppo delle monoposto che per i campioni stessi che si allenano ed imparano i circuiti. In MotoGP invece non esistono.

In F1 ogni squadra investe milioni di euro nei simulatori, si avvale di ingegneri e piloti professionisti che testano al simulatore delle soluzioni che verranno poi adottate sulle monoposto reali. Dietro ai progressi della Ferrari si nasconde il rivoluzionario simulatore Dynisma, istallato in un edificio adiacente al Reparto Corse.

Perché non ci sono anche i simulatori moto? Ne parliamo con Mattia Pasini che con la sua azienda Res-Tech sta lavorando proprio a questo.

“Le moto sono molto più difficili da simulare rispetto alle auto – spiega Mattia Pasini – i problemi non sono legati ai software ma al movimento vero e proprio. Se nelle auto è sufficiente ricreare un abitacolo, nelle moto è diverso ed è per questo che al momento i simulatori sono ancora assenti”.

Ci saranno in futuro?

“Ci stiamo lavorando in Res-Tech. L’obbiettivo è creare un simulatore di guida vero e proprio che non sia solo un destra-sinistra ma che simuli realmente la guida in moto e quindi possa avere una valenza tipo quella dei simulatori presenti in Formula1”.

Quando vedremo dei simulatori professionali in MotoGP?

“La strada è ancora abbastanza lunga perché è più complicato di quanto si possa immaginare tuttavia arriveranno. Credo che serviranno almeno tre o quattro anni prima di vedere dei veri simulatori moto professionali. Ancora di più prima che si arrivi all’utilizzo dei simulatori in MotoGP come avviene in Formula1 però in futuro diventeranno realtà”.

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