29 Novembre 2019

Scott Redding: “Valentino e Dovi non vogliono più rischiare”

Il campione del BSB parla di Valentino Rossi: "Ad una certa età è inutile rischiare". E su Jorge Lorenzo: "Scelta giusta, ha un conto in banca da 100 milioni"

Valentino Rossi e Andrea Dovizioso

Scott Redding parla di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Il campione BSB ha lasciato la classe MotoGP alla fine del 2017, quasi scaricato da Aprilia che ha preferito optare su Andrea Iannone. Il 26enne inglese, dopo 11 stagioni in top class, di cui 5 in Top Class, conosce molto bene dinamiche e protagonisti. E dall’Andalusia parla anche delle dimissioni rassegnate da Jorge Lorenzo, con il suo solito piglio cinico: “Pensavo lasciasse prima. Ha scelto la Honda e non ha funzionato. So cosa significa non avere successo – riporta Speedweek.com -. È pluricampione del mondo e ha ottenuto molto più di me. Posso solo immaginare come doveva essere per lui, con la testa contro il muro ogni giorno. Perché continuare a soffrire? Ha 100 milioni nel suo conto, possiede belle case… Quindi perché non fermarsi?“.

Il paragone con il biennio in Ducati di Valentino Rossi viene spontaneo. “All’epoca stava quasi per ritirarsi, poi è andato alla Yamaha, ha avuto buoni risultati e ha continuato. Un pilota si giudica dai risultati. Finché hai successo, non c’è motivo di fermarti. Ma se cadi e sei un giovane pilota, resisti e combatti. Ma invecchiando, inevitabilmente ti chiedi perché dovresti continuare. Se allora Valentino non avesse ottenuto buoni risultati, si sarebbe sicuramente fermato presto“.

Sono in tanti a chiedersi cosa sceglierà di fare Valentino Rossi il prossimo anni. Difficile lottare contro giovani piloti di “nuova generazione”, in una MotoGP che pretende sempre di più fisicamente e tecnicamente. Scott Redding ricorda che il Dottore non è l’unico sulla via del tramonto… “Dovizioso farà come lui. Questi piloti ora hanno una certa età, i giovani arrivano a grande velocità. Marquez li distrugge tutti e gli anziani non hanno più la volontà di rischiare così tanto. E va avanti così da anni. Jorge è un grande pilota, anche se è un tipo strano. Ma ognuno è quello che è. E ai suoi tempi era inarrestabile. Ho fatto belle gare contro di lui e ho imparato molto da lui. Pertanto – ha concluso Redding – gli auguro il meglio per il suo tempo in pensione“.

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