27 Giugno 2019

Prove di DTM per Franco Morbidelli ad Assen

Franco Morbidelli ha avuto l'occasione di provare una macchina da DTM, affiancato dal pilota BMW Bruno Spengler. "Un'esperienza impressionante."

Al TT Circuit Assen c’è stata l’occasione per un nuovo ‘incontro’ tra Motomondiale e DTM. Dopo la wild card di Dovizioso a Misano, questa volta è stato Franco Morbidelli il protagonista dell’esperienza a quattro ruote. Il pilota Petronas Yamaha SRT ha avuto l’occasione di provare la macchina di Bruno Spengler, pilota BMW Motorsport DTM. Inizialmente è salito come passeggero, ricevendo qualche dritta dal canadese, per poi realizzare un paio di giri alla guida dell’auto.

“Un’esperienza impressionante, queste macchine sono incredibili” ha dichiarato Franco Morbidelli. “Le ho sempre guardate per TV e mai nella mia vita avevo avuto l’occasione di provarne una. Essere un passeggero mette paura, è stato un po’ spaventoso per me quando sono salito da quel lato. Quando però mi sono messo alla guida, è stato fantastico. Il carico aerodinamico, tutti i dettagli ed il livello che puoi esprimere: è stato pazzesco.”

Un’esperienza che ‘Morbido’ ha apprezzato molto e che non esiterebbe a ripetere. “Ho sempre corso anche sulle quattro ruote, che fosse kart o drift. Non avevo mai corso su una vera macchina da gara e questa lo è. Mi è piaciuto molto e forse a casa cercherò qualcosa del genere.” “La maggiore differenza è il carico aerodinamico” ha continuato. “Più vai veloce, più sei attaccato a terra e riesci ad essere più rapido. Non ci sono abituato, Bruno [Spengler] invece sì, chiaramente. Mi è piaciuto molto il suo approccio in curva 6, è un altro mondo in macchina.”

Da parte di Bruno Spengler arrivano complimenti per Morbidelli, descritto come un ottimo passeggero. “Mi chiedeva solo le marce che usavo. Ha cercato di analizzare ogni cosa, so che in quel modo è difficile capire. Quando ci siamo scambiati i posti, ero più spaventato.” “Lui è un ottimo apprendista” ha continuato. “Ha percorso poco più di due giri, ma è migliorato curva dopo curva. Sentiva la macchina, è stato bello sedergli accanto. Quando vuole lo rifacciamo!”

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