26 Novembre 2019

MotoGP, Yamaha YZR-M1: pro e contro del prototipo 2020

Yamaha al lavoro su telaio e motore della MotoGP 2020. Pareri favorevoli e contrari da parte di Viñales, Rossi, Quartararo e Morbidelli.

MotoGP, Maverick Vinales

Yamaha ha portato nuovi telaio e motore nei test MotoGP di Valencia e Jerez. Maverick Viñales e Valentino Rossi non sono pienamente soddisfatti, ma raggiungere il loro obiettivo ideale non è possibile nell’arco di pochi mesi. Il team di Iwata paga ancora diversi anni di errori tecnici: colmare il gap da Honda e Ducati richiederà ancora tempo. Ma la M1 2020 riparte da una base migliorata su cui poter apportare migliorie da qui a Sepang e nel corso della stagione. Serve pazienza e rincorsa ai soliti big, ma con il mercato piloti che incombe potrebbe essere una situazione difficile da metabolizzare.

Viñales continua a macinare best laps sul giro secco, è “pilota da test”, ma non basta certo per puntare al Mondiale MotoGP. “Ho lasciato Valencia con una sensazione davvero positiva. Ho guidato molto con il nuovo motore perché le nuove parti saranno simili a quelle che abbiamo ora. Quindi mi devo abituare a questo motore“. Il pilota di Figueres non ha voluto testare il forcellone in carbonio che non offre nessun vantaggio: “Per me non ha senso testarlo ora“. Meglio concentrarsi sulle principali innovazioni Yamaha, telaio e motore, per capire i punti positivi del prototipo 2020. “Il telaio è diverso, ci sono anche alcuni aspetti negativi. Stiamo perdendo in alcune aree e dobbiamo sicuramente migliorare“.

Ma deludono parzialmente anche le prestazioni del nuovo motore. Sul rettilineo Maverick Viñales stima un gap di 6-7 km/h dalla Honda di Marc Márquez. In questo modo si possono vincere delle gare, ma non aspirare al Mondiale. “Dobbiamo ancora guadagnare alcuni km/h sul rettilineo. Devi continuare ad avanzare su questo aspetto altrimenti è difficile combattere. Alla fine, l’unica opzione che hai è quella di partire per primo e provare ad andare via. Se parti nel gruppo è molto difficile da superare. Yamaha deve lavorare sodo e portare altri cavalli. La nostra moto ha potenziale, ma manca di potenza!”.

Valentino Rossi concorda con il collega di box, pur consapevole che non è facile trovare il giusto equilibrio tra potenza ed erogazione. Al test MotoGP di Jerez, anche i piloti del team satellite hanno avuto il loro primo assaggio del nuovo motore Yamaha. Fabio Quartararo chiede più tempo per abituarsi alla nuova specifica. Franco Morbidelli sembra invece più ottimista: “Sono molto contento del lavoro degli ingegneri. Certo, vorrei più potenza. Ma voglio mantenere la guidabilità della moto e del motore 2019. Non so se sia possibile ottenere entrambe, ma il nuovo motore è decisamente un passo avanti“.

Lascia un commento