2 Novembre 2020

MotoGP, Yamaha cerca la chiave di volta per vincere il Mondiale

Yamaha al lavoro sull'evoluzione della M1 per vincere il Mondiale MotoGP. Motore congelato fino al 2021, occhi puntati su percorrenza di curva e top speed.

MotoGP, piloti Yamaha ad Aragon

Valencia sarà il nodo cruciale per la corsa al titolo MotoGP. Yamaha è il costruttore che può vantare il maggior numero di vittorie stagionali. 3 con Fabio Quartararo, 2 con Franco Morbidelli e una con Maverick Vinales, ma non basta per detenere la leadership del campionato. I progressi tecnici compiuti lo scorso inverno non bastano ad assicurarsi il primato in classe regina. L’ingresso di Takahiro Sumi nei panni di Project Leader ha portato i primi risvolti positivi, ma serve tempo per imprimere il proprio sigillo.

A frenare l’evoluzione della YZR-M1 un problema ai motori dovuto ad una valvola difettosa fornita da un’azienda esterna. Il regolamento anti-Coronavirus impone il congelamento dei motori fino al termine della stagione MotoGP 2021, quindi a Iwata dovranno convivere con i difetti (e i pregi) dello status quo 2020. La top speed resta la grande lacuna, ma la percorrenza in curva non è più un puto di forza esclusivo. Suzuki, in particolare, ha lavorato meglio su questa area e i risultati di Joan Mir sono una prova inconfutabile. Fino al prossimo anno gli ingegneri Yamaha dovranno sì colmare le lacune “storiche”, ma fare leva sui punti di forza.

L’evoluzione della YZR-M1

Nel test ufficiale di Misano è apparso un nuovo scarico nel tentativo di guadagnare qualche km/h sul rettilineo e migliorare l’erogazione. “Per quanto riguarda lo sviluppo del motore abbiamo un contributo da Petronas – ha spiegato Sumi -. Controlliamo i loro prodotti e scegliamo i migliori prima di dare loro le nostre impressioni per sviluppare prodotti futuri… Abbiamo criteri da rispettare per lo sviluppo e quindi chiediamo loro di rispettare questi criteri. E se a volte questo porta prestazioni sono benvenuti“.

Resta top secret l’argomento motori, Yamaha non ha voluto svelare i suoi progetti durante le riunioni MSMA, preferendo tenersi l’handicap alle valvole. L’attenzione è puntata su telaio e impostazioni per migliorare ulteriormente la percorrenza in curva. L’arrivo di Andrea Dovizioso come collaudatore MotoGP potrebbe apportare feedback importanti, ma nulla di ufficiale è trapelato fino a questo momento. “Attualmente stiamo valutando la composizione del Test Team – ha concluso il boss Yamaha -, quindi non possiamo dire nulla finché non prenderemo la nostra decisione“.

Foto: Getty Images

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