11 Agosto 2020

MotoGP verso Spielberg, casa KTM e regno Ducati dal 2016

Il Motomondiale fa tappa al Red Bull Ring. KTM può fare il colpaccio? Il dominio Ducati verrà interrotto? Chi emergerà in Moto2 e Moto3? La presentazione.

motogp spielberg

Nemmeno il tempo di archiviare il Gran Premio della Repubblica Ceca che subito si vola in Austria. Il Red Bull Ring di Spielberg ospiterà ben due round consecutivi di questa stagione 2020, a partire da questo fine settimana. Finora non sono mancate le sorprese soprattutto in MotoGP, ma non sono state da meno neanche le classi Moto2 e Moto3. Chi riuscirà ad emergere il prossimo weekend? Ecco cosa ci attende, oltre a ricordare gli orari del fine settimana.

IL TRACCIATO 

Il Red Bull Ring, in precedenza Österreichring, A1-Ring, o anche circuito di Zeltweg (per la vicinanza all’aeroporto militare omonimo), è uno storico autodromo situato a Spielberg bei Knittelfeld, in Stiria. Le prime competizioni motoristiche nella zona avvengono nel lontano 1957, quand’era stato ricavato un primo circuito all’interno dell’aeroporto di Zeltweg. Nel 1969 viene realizzata una struttura vera e propria adatta a questo scopo, ma negli anni ’90 rimane a lungo inutilizzato dopo costosi lavori di rinnovamento: il disegno attuale risale al 1996. L’attività motoristica riprende nel 2011, ma è nel 2016 che ricompare nel calendario MotoGP, con il nuovo nome: è lungo 4813 metri, con 7 curve a destra, 3 a sinistra ed un dislivello di 65 metri.

ALBO D’ORO

Da quattro stagioni il Motomondiale è tornato a competere sul rinominato Red Bull Ring di Spielberg. In questo periodo in MotoGP è stato un assoluto dominio Ducati: si comincia con Andrea Iannone nel 2016, segue Andrea Dovizioso, poi c’è Jorge Lorenzo, infine l’anno scorso ancora Dovizioso. In Moto2 contiamo tre successi KALEX ed uno KTM, ottenuto nel 2019 con Brad Binder: prima di lui ci sono stati Johann Zarco, Franco Morbidelli e Francesco Bagnaia. Categoria Moto3 che si divide equamente tra Honda e KTM: Joan Mir ha trionfato nel 2016 e nel 2017 con entrambe le case, seguono Marco Bezzecchi e Romano Fenati. Il record assoluto MotoGP in 1:23.027 appartiene a Marc Márquez, in Moto2 è 1:28.718 di Tetsuta Nagashima, in Moto3 un 1:35.778 di Tony Arbolino.

MOTOGP

Di pochi giorni fa il primo trionfo nella classe regina di KTM con il rookie Binder. Un ottimo biglietto da visita, visto che appunto il Motomondiale sarà di scena per due weekend consecutivi al Red Bull Ring, tracciato di casa della struttura austriaca. Tifosi e addetti KTM adesso sognano il colpaccio, ma attenzione ai rivali. I piloti Yamaha, Quartararo e Viñales in primis, cercano la rivincita, mentre Morbidelli è galvanizzato dal primo podio in MotoGP. Ducati da quattro anni domina, ma le premesse sono tutt’altro che buone: a Brno l’unica luce in un weekend nero è stato Zarco, di ritorno sul podio con la rossa del team Avintia Racing. Occhio anche a Rins: la spalla sarà ancora presa male, ma ha sfiorato il terzo posto pochi giorni fa. Questi i nomi principali, ma in una stagione così imprevedibile non mancheranno gli outsider.

MOTO2

Enea Bastianini ha imparato a vincere e gli piace tanto: due successi nelle ultime due gare e leadership iridata. Continuerà la striscia positiva anche a Spielberg? L’alfiere Italtrans è determinato a confermarsi ancora, ma occhio agli avversari. Sam Lowes ha disputato una gran gara a Brno, tornando sul podio dopo un lunghissimo digiuno, ma da sottolineare anche Joe Roberts, in continua crescita. Cerca la rivincita anche Tetsuta Nagashima, reduce da due weekend difficili che gli hanno fatto perdere la prima piazza in classifica generale. Punta in alto anche Luca Marini, appena giù dal podio pochi giorni fa, ma come sempre tanti possono ambire alle posizioni di testa.

MOTO3

Dennis Foggia è reduce dal primo centro nel Campionato del Mondo, un’importante iniezione di fiducia dopo annate tutt’altro che facili. Ora però bisogna confermarsi nella categoria più combattuta del Motomondiale. Albert Arenas, nonostante il piede, ha consolidato la leadership grazie al gran secondo posto a Brno, mentre Ai Ogura sembra ormai sempre più abbonato al podio ed è a 18 lunghezze dallo spagnolo. Oltre a loro, non dimentichiamoci John McPhee terzo in classifica iridata, così come la voglia di rivalsa di Tatsuki Suzuki (caduto in Repubblica Ceca). Si attende ancora l’acuto di Tony Arbolino, visto come favorito quest’anno per i nostri colori ma ancora sottotono. Da valutare poi le condizioni di Khairul Idham Pawi ed Alonso López, alle prese con differenti problemi fisici.

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