24 Marzo 2021

MotoGP, Valentino Rossi-Yamaha: ultima fermata o riscatto di rinnovo

Valentino Rossi e Yamaha hanno rinnovato per una sola stagione MotoGP. L'obiettivo è proseguire fino al 2022, ma servono risultati e buone sensazioni.

MotoGP, Valentino Rossi a Losail

La Yamaha ha il diritto e dovere di riprovare a dare l’assalto al titolo MotoGP. A Losail vanta ben 8 successi nell’albo d’oro dell’Emirato, reduce da 7 vittorie in 14 gare nel 2020, senza però conquistare il Mondiale. Il marchio più vincente della scorsa stagione rimescola le carte, promuovendo giustamente Fabio Quartararo nel team factory al posto di Valentino Rossi. E provando a correre ai ripari sul motore quattro cilindri che ha causato non pochi problemi l’anno scorso, per quanto possibile, dal momento che il congelamento dei motori impone di lasciare intatta l’unità termica.

Il “caso valvole” ha provocato diverse rotture e una blanda punizione dopo aver ammesso di aver impiegato due valvole differenti. A Iwata hanno lavorato a ritmi frenetici per limitare il gap. Anche se consapevoli che le gare si vincono in curva e non sul rettilineo, attraverso aerodinamica ed elettronica la M1 ha migliorato la velocità pura, ma il gap dagli avversari resta quasi invariato. Sarà ancora una battaglia tra l’agilità Yamaha e la potenza Ducati, tra la costanza della Suzuki e una Honda che attende il suo capitano Marquez. Una Yamaha a quattro punte per provare ad accerchiare il podio.

La Yamaha a 4 punte

Il francesino Quartararo ha dimostrato di poter impensierire anche Marc Marquez. Bisognerà però fare leva su un lavoro perfetto di squadra, capace di trovare il setting ideale non solo nelle qualifiche. Al suo fianco il più esperto Maverick Vinales, ancora vittima di troppi alti e bassi nella sua già lunga carriera in MotoGP. Gli eventuali buoni risultati di Fabio spezzeranno ogni alibi, quindi il momento della verità si avvicina. L’alfiere di Roses dovrà dimostrare la stoffa del campione nella sua quinta stagione con la YZR-M1. Ancora di più adesso che lo sviluppo della moto è nelle loro mani.

Il team satellite Petronas SRT è pronto a stupire ancora una volta e fa quadrato intorno a Franco Morbidelli. Nonostante la grande esperienza di Valentino Rossi, le maggiori speranze sono riposte sull’italobrasiliano, vicecampione in carica. L’unico tasto dolente è un prototipo ‘spec-A’ che non potrà contare sugli ultimi aggiornamenti dell’azienda giapponese. Con l’esperienza di Ramon Forcada proverà a puntare tutto sulla sua ferrea determinazione per giocarsela con i migliori. Nell’ultima stagione MotoGP ha compiuto una progressione personale inaudita che gli ha fruttato tre vittorie e il rispetto di tutti i rivali.

Infine c’è l’eterno Valentino Rossi, ormai fuori dai pronostici per il peso dei suoi 42 anni. L’ultima gara vinta risale ad Assen 2017, l’ultimo titolo mondiale al 2009. L’approdo nel team satellite potrebbe regalargli le ultime soddisfazioni in carriera, dato che dovrà concentrarsi solo sui risultati. Non dovrà perdere tempo nelle prove libere per provare nuove parti. Sin dal venerdì comincerà a pensare esclusivamente alla prestazione, ad un buon piazzamento nelle qualifiche. Obiettivo primario il 200° podio sfiorato lo scorso anno a Misano. Poi la positività al Covid-19 ha spezzato un’annata iniziata in salita.

Le prime gare del 2021 saranno già decisive, il mercato piloti MotoGP si muoverà, come al solito, prima di ogni previsione. Valentino Rossi vuole esserci anche nel 2022! Per poter mettere la firma sul rinnovo di contratto con Yamaha serviranno buone sensazioni e risultati. Viceversa, per il Dottore potrebbe essere l’ultima fermata verso un leggendario capolinea.

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1 commento

  1. Makiland ha detto:

    VR non deluderà. Tutti lo vorrebbero in pensione e molti lo attendono sul podio. E’ un combattente e … visto che se la sente asèettiamoci scintille in pista, io ci credo.
    Vai Valentino VVVAAAIII !