2 Ottobre 2020

MotoGP, Valentino Rossi-Yamaha: il team satellite VR46 è possibile

Valentino Rossi e Yamaha dialogano per il team satellite VR46 in MotoGP. Un progetto fattibile dal 2022, ma il gruppo di Tavullia valuta anche Suzuki.

MotoGP, Valentino Rossi e Lin Jarvis

Valentino Rossi e il gruppo VR46 in trattativa a 360 gradi per trovare il miglior partner per l’ingresso in MotoGP. Varie le ipotesi al vaglio:  Suzuki sembrava l’opzione più fattibile, Aprilia quella più facile ma forse meno appetibile. Ma non è da escludere che Yamaha voglia rafforzare la partnership con il suo campione leggendario ben oltre la sua carriera da pilota.

Secondo voci del paddock ci sarebbe anche una possibilità per un ingresso “istantaneo” nel 2021. Il team Avintia non ha mai vissuto epoche d’oro dal punto di vista finanziario e presto potrebbe lasciare la MotoGP. D’altronde la squadra di Raul Romero si regge in buon parte sugli sponsor personsali di Tito Rabat. Ma sia i vertici spagnoli che Alessio Salucci hanno smentito che questa operazione sia possibile dal prossimo anno. Colloqui tra le due parti ci sono stati, ma per l’ingresso di Luca Marini in sella alla Ducati di Rabat.

L’ammissione di Brivio

In realtà Valentino Rossi e Yamaha starebbero trattando dietro le quinte per un team VR46 legato alla casa di Iwata. Il team manager Davide Brivio, in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’, ha messo in luce questa possibilità. “Valentino ha un rapporto privilegiato con Yamaha, la cosa più naturale sarebbe che la VR46 andasse con loro. Anche se in prospettiva più immediata, potrebbe accadere che la VR46 entri dal 2021 per diventare un team Ducati“.

Yamaha-VR46 non è impossibile

Nel corso del week-end MotoGP in Catalunya Valentino Rossi non ha smentito i colloqui con il marchio dei diapason. “Yamaha, perché no? Abbiamo già parlato con Lin, ma prima dobbiamo decidere se faremo squadra o se continuare in Moto3 e Moto2“. Difficile immaginare che il Dottore costituisca un proprio team MotoGP già dal prossimo anno. Serve uno sponsor di peso e i tempi sono brevi, soprattutto considerando l’emergenza sanitaria ed economica dettata dal Covid-19. “Non è facile perché l’organizzazione, le dimensioni sono buone per Moto3 e Moto2, ma per la MotoGP è un grande passo“. Più probabile, invece, che Tito Rabat rinuncia a proseguire la sua carriera, facendo posto a Luca Marini. Ma quale sarà il destino del team Petronas SRT?

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