6 Marzo 2021

MotoGP, Valentino Rossi-Petronas: sfida “satellite” sul filo del rasoio

Valentino Rossi (VR46) e Petronas SRT si giocano il posto di team satellite Yamaha per la stagione MotoGP 2022. Tra le opzioni anche una fusione.

VR46 di Valentino Rossi

In Qatar va in scena la prima giornata di test MotoGP, ma sarà anche la prima occasione per parlare di futuro dietro le quinte. L’argomento predominante sarà il team VR46 di Valentino Rossi in cerca di un costruttore a cui legarsi. Al momento lo Sky Racing Team VR46 si è appropriato di metà box Esponsorama piazzando Luca Marini su una Ducati Desmosedici. Ma il gruppo di Tavullia e Petronas SRT si giocano un posto al sole della Yamaha. La casa di Iwata ha chiarito che collaborerà solo con un team satellite e a quanto pare la scuderia malese avrebbe priorità. Il termine ultimo delle decisioni finali è previsto fra aprile e maggio.

Razlan Razali e Wilco Zeelenberg sembrano non concordi sul metodo di valutazione della partnership con Yamaha. Il team principal ha avanzato qualche riserva sul primo biennio, specificando a chiare lettere di non volersi più definire una squadra privata. L’idea Petronas SRT è un po’ quella in stile KTM-Tech3: quattro moto ufficiali e aggiornamenti equi per tutti i piloti del marchio. Quindi maggior supporto dalla casa giapponese. A dicembre c’è stato un summit di fine anno tra i vertici delle due squadra. “Abbiamo detto loro che ci sentivamo un cliente pagante invece che un partner – ha spiegato Razali -. C’era la sensazione che fossimo noi a volere di più, ci sentivamo delusi”.

Una decisione sul filo del rasoio

Zeelenberg ha lavorato per anni nel box Yamaha factory ed ha un parere differente rispetto al boss. “Penso che siamo trattati bene dalla Yamaha. Ovviamente siamo una squadra satellite e noleggiamo le moto. Ma quando guardo la situazione tecnica, posso vedere che abbiamo ricevuto il miglior supporto possibile dalla Yamaha. Ho un’opinione diversa da Razlan“, ha sottolineato il tecnico olandese. “Forse le finanze giocano un ruolo. Non ne ho idea“. Ad oggi Petronas svolge un ruolo cruciale per il suo costruttore. In quanto presente nelle tre categorie, può aiutare a crescere giovani talenti che poi faranno il salto in MotoGP, come già avvenuto con Fabio Quartararo.

È anche ipotizzabile che Petronas e Valentino Rossi facciano squadra e formino un team MotoGP congiunto con materiale Yamaha. A quel punto potrebbe farsi avanti un altro manager, ad esempio Leopard Racing, per occupare le due selle libere. In alternativa Dorna deciderebbe di continuare a gareggiare con undici team e ventidue piloti. Il destino del team VR46 sembra legato anche alle decisioni del campione di Tavullia circa il suo futuro da pilota. L’intenzione è proseguire anche nel 2022, ma per rinnovare il contratto dovrà raggiungere certi obiettivi in termini di risultati. Viceversa, qualcosa potrebbe saltare al tavolo delle trattative.

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1 commento

  1. Makiland ha detto:

    Temo molto i risvolti economico\sportivi del mercato squadre … forse se pensassero a vincere anzichè a guadagnare tutto quanto ne gioverebbe … anche VR che mi sembra “fare presenza” per autosponsorizzarsi come manager. Oggi mi aspettavo MOLTO di più … una sorta di segnale di forza. Ha fatto il suo lavoro come sempre e basta. sono deluso.