29 Luglio 2020

MotoGP, Valentino Rossi oltre i limiti dell'”umanamente possibile”

Valentino Rossi autore di un podio che sembrava impossibile dopo la prima gara MotoGP. Maio Meregalli: "Oltre i limiti dell'umanamente possibile".

MotoGP, Valentino Rossi

Yamaha si gode il meritato riposo del guerriero dopo il podio pieno di Jerez. La presenza di Fabio Quartararo e Maverick Vinales era in parte scontata, il vero exploit è quello di Valentino Rossi. Alcune circostanze hanno aiutato la scalata del Dottore, ma dopo diverso tempo l’abbiamo rivisto in lotta nel gruppo di testa dal primo all’ultimo giro. E senza il solito problema di grip al posteriore che lo ha frenato in gara-1 e da due anni a questa parte. Se l’obiettivo del decimo titolo iridato resta lontanissimo, il pesarese vuole dimostrare che può ancora divertire e divertirsi, che la vita è fatta anche di piccole soddisfazione. E chi si accontenta gode.

Merito anche del buon lavoro svolto dalla casa di Iwata all’interno del box e della maggiore malleabilità degli ingegneri giapponesi. Finalmente hanno accolto le richieste di Valentino Rossi in termini di setup, rompendo gli schemi prefissi da Vinales e Quartararo. Non avrà ricolto tutti i suoi problemi, ma il 41enne di Tavullia ha dimostrato di avere ragione. Per di più in condizioni climatiche estreme, dove l’età ha certamente il suo peso frenante. “I nostri due piloti meritano una pacca sulla spalla e il nostro pieno rispetto – dice Maio Meregalli -, perché le condizioni erano molto difficili, sia per i piloti che per le moto. E Maverick e Valentino hanno dovuto spingere i limiti di ciò che era umanamente possibile per salire sul podio“.

A Brno scatta un altro esame per Yamaha, su una pista filo-Ducati e con Marc Marquez pronto a dichiarare battaglia dopo due zeri. Ma le premesse ci sono tutte per fare bene, la M1 ha compiuto decisivi step sia in termini di elettronica che ciclistica. Il motore ha guadagnato potenza, ma non abbastanza per giocarsela con Ducati e Honda. Resta il suo grande punto di forza, la percorrenza in curva, con cui può controbilanciare il gap. “Penso che questo risultato sia stato il modo migliore per ringraziare tutte le persone coinvolte nel progetto MotoGP Yamaha – ha aggiunto Maio Meregalli -. Ora abbiamo una buona base che vogliamo usare a Brno“.

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