3 Luglio 2011

MotoGP: Valentino Rossi “Non ci resta che lavorare”

Al Mugello conclude 6° a 26 secondi dalla vittoria

Al Mugello Valentino Rossi era abituato a fare la differenza, come dimostra la striscia di sette vittorie consecutive in MotoGP dal 2002 al 2008. Quest’anno non c’è stato verso di puntare al podio, concludendo al sesto posto in gara staccato di 26 secondi dal primato in sella alla Ducati Desmosedici GP11.1. Un risultato certamente al di sotto le aspettative, che impone al 9 volte Campione del Mondo una lunga riflessione…

Abbiamo una moto diversa sotto molti aspetti da quella con cui abbiamo iniziato la stagione“, spiega Valentino Rossi, “una moto che pensiamo vada ulteriormente sviluppata dal punto di vista tecnico, ma che già in questa fase ha ancora un buon margine di miglioramento di puro set up. Il meteo non ci aveva aiutato ad Assen e non lo ha fatto qui, limitando il tempo a disposizione per lavorarci durante il fine settimana e quindi, anche questa volta, domenica mattina abbiamo tentato una modifica importante di assetto.

E’ stato un passo in avanti, in gara sono stato in grado di tenere un ritmo migliore delle prove anche se, migliorando il comportamento della moto in curva, abbiamo perso un po’ di “grip”. In ogni caso pensiamo sia una direzione sulla quale possiamo lavorare in futuro per quanto riguarda la messa a punto. In partenza ho perso tempo perché la frizione non “staccava” bene e alla prima curva sono arrivato quasi ultimo e ho dovuto recuperare. Peccato perché quest’anno con la Ducati sono sempre riuscito a fare delle buone partenze.

In ogni caso non so quanto sarei riuscito a stare con Spies e Simoncelli anche se fossi partito meglio. Il distacco sul giro è stato minore rispetto ad Assen, e questo è positivo, ma è ancora molto alto, circa otto decimi. Per stare con Honda e Yamaha dobbiamo continuare a lavorare.

Lo stiamo facendo tutti, noi in pista e i ragazzi in Ducati. Certo è una condizione difficile, impegnativa ma arrivare qui al Mugello e vedere così tante bandiere e il tifo sempre uguale è una grande emozione e ci da la spinta per cercare di tornare lì davanti“.

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