2 Gennaio 2020

MotoGP, Valentino Rossi: “Lorenzo in Yamaha? Buona idea”

Valentino Rossi davanti ad un bivio nel 2020: MotoGP o endurance? Insieme a Quartararo e Vinales si giocherà un posto sulla M1 per il biennio 2021-2022.

Valentino Rossi pilota MotoGP

L’anno clou di Valentino Rossi è cominciato, presto si ritroverà al bivio. Una strada porta al prolungamento di contratto MotoGP, l’altra al mondo endurance delle quattro ruote. Nell’attesa si è goduto qualche settimana di relax tra Messico e Madonna di Campiglio, tra mare e montagna, tra caldo tropicale e freddo alpino. Una pausa meritata, dopo che al termine del campionato non si è fermato un attimo, tra 100 Km del Ranch, lo scambio con Lewis Hamilton a Valencia e poi la 12 Ore del Golfo.

VALE E HAMILTON

Ha fatto notizia la giornata al Ricardo Tormo con il campione Mercedes. “Io ho fatto 1’13”0, Lewis al mattino 1’11”7, ma ha compiuto solo 5 giri. È stato un test vero, ho lavorato con la sua squadra e anche lui mi ha aiutato molto. Da lì ad andare più veloce però ci vuole ancora un po’ – ha detto a ‘La Gazzetta dello Sport’ -, bisogna capire, studiare. Ma ne è valsa la pena… Siamo stati a cena, abbiamo passato due giorni assieme, parlato tanto. È molto umile, educato e molto simpatico. Ci siamo fatti grandi risate“.

VALE E STONER

Valentino Rossi ha saputo durante l’inverno che Casey Stoner soffre di stanchezza cronica. Nel podcast in cui ne parla, dice un paio di cose interessanti sul Dottore. “Stoner in questo è stato un maestro, ha sempre guidato al limite anche quando la moto non era a posto. Lo ringrazio molto, è stato un mio grandissimo avversario, a livello di talento puro forse il più forte di tutti. Ha fatto cose impressionanti nella sua carriera, anche se è durata poco. Ma che lampi. È stato difficile con Stoner, anche perché caratterialmente è bello tosto, non avevamo un gran rapporto, ecco. Spero torni a stare bene almeno per avere una vita normale“.

VALE E LA DECISIONE FINALE

Da quest’anno il nove volte iridato cambierà capotecnico. David Munoz prende il posto di Silvano Galbusera, nella speranza sia la scelta giusta per tornare competitivi. “Con Silvano siamo andati molto bene nel 2014, ‘15 e ’16. È da metà del 17 che facciamo fatica… Si poteva fare un anno prima? Forse sì – ha ammesso Valentino Rossi – ma pensavo di riuscirci anche così“. Sarà un inizio di Mondiale a doppio binario: il veterano di Tavullia necessiterà di alcune gare per capire se potrà continuare. Ma il mercato spinge a prendere decisioni rapide, spesso affrettate. “Parlerò con Lin (Jarvis; n.d.r.) e la Yamaha, capire cosa pensano“.

Il vero nodo è che sono in tre (insieme a Vinales e Quartararo) per due posti nel team ufficiale Yamaha. Con gli altri due che non accetterebbero mai di restare o passare nel team Petronas. “Non vedo tutta questa differenza ad andare in Petronas… Mi piacerebbe più star dove sono, però… Come detto, siamo in 3 per 2 posti e bisogna pensare a un terzo. E per me, anche se è la Petronas, non mi sembra malissimo il team. Ma forse va via Viñales. O Quartararo cambia moto, chissà cosa pensa“.

VALE E LORENZO

La Yamaha intanto sta trattando con Jorge Lorenzo per ingaggiarlo come collaudatore. “Secondo me sarebbe una buona idea fargli un’offerta. Ma bisogna capire se Jorge ha voglia di fare il tester. Se ho uno Jorge motivato, che dice di non volere più la pressione di 20 gare l’anno ma a cui piace ancora guidare, secondo me sì. Per me – ha concluso Valentino Rossi – se sale sulla Yamaha è veloce“. Aspettative per il 2020? “Una Yamaha che va 10 chilometri più veloce in rettilineo, che va come Honda e Ducati. Ma so già che sarà difficile”.

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