MotoGP, Valentino Rossi: “Le passeggiate in scooter sono vietate”
Valentino Rossi era solito girare in scooter o a piedi sulle piste di MotoGP nella giornata di giovedì. Ma le ricognizioni diventano sempre più difficili...

Valentino Rossi ritrova un senso alla sua stagione nelle libere del venerdì a Le Mans, ma il destino in MotoGP da pilota è ancora da scrivere. E, soprattutto, da firmare. Perché la situazione fra costruttori e squadre satelliti è ancora da definire e verrà fatto al Mugello. Non è da escludere che in caso di accordo con Yamaha il veterano di Tavullia possa correre un altro anno con il suo team VR46. Adesso l’attenzione è puntata su qualifiche e gara, con l’incognita meteo che lascia tutti con il fiato sospeso. E semina frenesia ai box, dove bisogna essere pronti ad ogni cambiamento.
Tante le cadute in curva 3, un punto del tracciato francese sotto stretta osservazione. La sua pericolosità sarebbe dovuta a tre fattori. “La terza curva è un incubo! Ad ogni svolta, quando arrivi lì, sei molto preoccupato. Per me, ci sono diversi elementi che spiegano questo. Prima di tutto, è la prima svolta a sinistra e ci si arriva dopo due curve a destra – sottolinea Valentino Rossi -. Quindi la gomma è fredda, soprattutto a basse temperature, non hai molto grip. La seconda cosa, è che si inclina ed è un disastro per la moto. Inoltre, questa pista è utilizzata per la 24 Ore di Le Mans, la superficie su cui passano le auto ha meno grip“.
Le passeggiate in pista
Jarno Zaffelli, progettista di tracciati, ha dichiarato che i piloti non facciano più le ricognizioni a piedi in pista. Valentino Rossi è sempre molto attento ad ogni dettaglio, ma i tempi del paddock sono cambiati… “Il giovedì mi piace andare in giro con lo scooter, vado con il mio coach Gavira per capire meglio curve e traiettorie. Ma ora purtroppo lo scooter è vietato – spiega il campione di Tavullia -. Quindi dobbiamo camminare e purtroppo molte volte il giovedì non ho abbastanza tempo, perché ho riunioni tecniche e devo parlare con la stampa. Inoltre il giovedì la pista non è sempre aperta e hai una finestra di un’ora e mezza o due. Concordo che sia importante, ma per me è spesso impossibile“.
Un’abitudine che Valentino Rossi ha dovuto perdere per cedere ad altre esigenze. La soluzione sarebbe girare con lo scooter, ma il regolamento è cambiato in tal senso. “Mi manca tantissimo! Ma sarebbe più facile in scooter perché in 20 minuti si fanno due giri, mentre se devi camminare perdi un’ora e purtroppo il giovedì sono sempre troppo impegnato. A volte lo faccio con i ragazzi. Quando abbiamo tempo, lo facciamo, e questo è importante“.
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