12 Marzo 2020

MotoGP, Valentino Rossi: “Le mie tute dal 1993 ad oggi”

Valentino Rossi ripercorre la sua carriera attraverso le sue tute, dal 1993 a quelle odierne della MotoGP. "Speciale quella della 8 Ore di Suzuka 2001".

MotoGP, Valentino Rossi

Valentino Rossi resta in attesa di conoscere la prima data del calendario MotoGP 2020 e quindi il suo destino. Resta un’incognita il futuro del Dottore, fino a quando non riuscirà a mettersi alla prova in almeno cinque o sei GP, prima di prendere una decisione per il prossimo anno. Nell’attesa ci mostra una parte del suo passato, le tute conservate nel suo archivio segreto a Tavullia. Dalla prima all’ultima per un totale di circa 140 unità che racchiudono oltre 25 anni di carriera. Pagine di storia, di leggenda, che per la prima volta vengono svelate ai fan.

Nel terzo video realizzato in collaborazione con Dainese, Valentino Rossi svela l’evoluzione delle tute dal 1993 ad oggi. “La prima tuta è del 1993, leggera e meno sicura, ma molte cose della Dainese sono rimaste uguali. Si vendeva in negozio e noi sopra ci abbiamo messo i nostri sponsor. La tuta del primo Mondiale risale al 1996, un po’ più moderna – ha aggiunto il nove volte campione -. Un altro momento importante è il passaggio dagli stivali al di fuori della tuta a quello dentro la tuta, era il 1998. Si perfezionano con un guscio in carbonio all’interno e diventa più sicuro“.

L’EVOLUZIONE DELLA SICUREZZA

Con il passare del tempo le tute diventano più sicure e proteggono il pilota durante le cadute. “Le tute poi si perfezionano con le spalline e i gomiti con protezioni in titanio. Intorno al 2009-2010 – ha proseguito Valentino Rossi – esordisce la tuta con airbag, aveva una gobba dietro che conteneva tutto il meccanismo. Dainese negli anni si è perfezionata ulteriormente e oggi non ti accorgi neanche di avere l’airbag nella tuta, ti offre una grandissima sicurezza. Se cadi con la moto, anche se non ti fai niente, il giorno dopo quando ti alzi ti fa male tutto. Invece soprattutto sulle spalle e la parte superiore del corpo dà una sicurezza incredibile“.

Infine il pilota di Tavullia arriva alle tute attuali, il top della sicurezza. “Le tute di oggi fanno maggior uso di titanio, placche più grandi, protezioni diversi sui gomiti perché adesso si toccano i gomiti per terra. Altra evoluzione è il led dietro, quando esplode l’airbag si accende così puoi vedere il pilota anche in condizioni di bassa visibilità, ad esempio se piove“. Fra tutte un’attenzione particolare ricade ad una tuta del 2001… “Quella della Cabin, in rosso, colore insolito per me, con cui ho vinto la 8 Ore di Suzuka. A parte gli anni con Ducati – ha concluso Valentino Rossi – non ho mai avuto tute rosse“.

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