MotoGP, Valentino Rossi: l’addio in scia a Jorge Lorenzo
Valentino Rossi sembra vicino all'addio. Dopo Jorge Lorenzo il mondo della MotoGP rischia di perdere un altro dei suoi piùà grandi campioni.

Jorge Lorenzo ha deciso di lasciare la MotoGP alla fine del 2019, dopo una stagione costellata di pessimi risultati. A distanza di due anni la storia si ripete con Valentino Rossi, sebbene con le dovute differenze. Il maiorchino ha dovuto adattarsi ad una moto assai complessa come la Honda RC213V, fare i conti con una serie di infortuni e un compagno di box sin troppo scomodo come Marc Marquez. Il campione di Tavullia, invece, continua a lavorare su un prototipo molto familiare come la Yamaha M1, non ha riportato infortuni recenti. E può godere di un ambiente familiare ai box con l’amico Franco Morbidelli al suo fianco.
Due fuoriclasse ‘out’ in due anni
Strade diverse che portano entrambe al capolinea delle dimissioni. La MotoGP nell’arco di un biennio si ritrova a vivere un cambio generazionale improvviso. Nel calderone “rivoluzionario” anche Andrea Dovizioso e rischia di finirci persino il non ancora 30enne Danilo Petrucci. Il responso finale di Valentino Rossi arriverà nelle prossime settimane: 17 punti in nove gare, 19° posto in classifica. Numeri che ricordano quelli di Jorge Lorenzo a metà stagione 2019: 19 punti iridati e 16° in classifica, senza mai entrare nella top 10. Il Dottore è arrivato 10° soltanto al Mugello nella prima parte di questo Mondiale.
Il boss della Dorna, Carmelo Ezpeleta, non mette sullo stesso piano i due fuoriclasse. “La MotoGP è più competitiva che mai. Rossi ha dovuto abituarsi a una nuova squadra. Il suo adattamento è stato migliore di quello che ha fatto Lorenzo alla Honda. Nelle corse, le auto e le moto più estreme sono molto competitive, ma solo se riesci a gestirle. La cosa difficile è farlo“, ha detto all’edizione spagnola di Motorsport. Se Valentino Rossi dovesse scendere dalle moto per lui sarà un addio parziale. Intraprenderà una nuova carriera nel WEC e resterà in classe regina con il suo nuovo team Aramco VR46. “È fantastico che Valentino e il suo team continuino ad essere qui. Ne abbiamo parlato a lungo. Ora ha funzionato. Sono sicuro che Valentino sarà nel paddock“.
4 commenti
-
Situazione completamente diversa dato che Lorenzo aveva avuto infortuni a ripetizione nel 2018-2019. Rossi non si ritira per problemi fisico, ma per un declino inesorabile e netto. Si fosse ritirato nel 2016( era ancora performante) avrebbe evitato tante figure indecenti per un campione del suo calibro.
-
Lorenzo ha vinto dei campionati, ma non era un “campione”. Gli unici 3 campioni davvero degni di questo nome negli ultimi 20 anni, si chiamano Stoner, Marquez e Rossi. Visti i futuri candidati, passeranno ancora tanti anni prima che ne spunti un altro.
-
Condivido sul fatto che quei 3 sono fenomeni ma dire che Lorenzo non è un campione non condivido affatto. Se Lorenzo non è un campione i vari Dovizioso,Quartararo,Mir che cosa sono? Degli scarsi.
Il palmares parla chiaro: 68 vittorie,152 podi e 65 pole.-
Forse mi sono spiegato male: è fuori dubbio che anche Lorenzo, Hayden e Mir, hanno vinto dei titoli MotoGP negli ultimi 20 anni, ma per fatti contingenti che hanno impedito ai 3 che ho citato, di vincere, non per superiorità.
Scarso è un termine relativo: rispetto a me, è un fenomeno anche il piu’ disperato della Moto3. Rispetto ai veri Campioni: si, sono scarsi. Se Marc si dovesse rimettere in sesto (speriamo, ma non ne sono affatto certo), vedi che fine fanno Quartararò & c!
-
-
ARTICOLO PRECEDENTE
Superbike Donington: Sul bagnato Jonathan Rea in modalità distruzione
ARTICOLO SUCCESSIVO
MXGP, sfida a Maggiora: tutti gli orari mxgp-tv.com, Eurosport e RaiSport
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.