12 Novembre 2022

MotoGP, Valentino Rossi: “Grazie alla Clinica Mobile ho ancora mio padre”

Valentino Rossi commenta l'uscita della Clinica Mobile dal paddock della MotoGP ricordando il soccorso a suo papà Graziano a Imola.

MotoGP, Valentino Rossi

Valentino Rossi grande protagonista nel paddock della MotoGP a Valencia, dove ha potuto assistere alla storica vittoria mondiale di Pecco Bagnaia. Un passaggio di consegne “made in Italy” dalla leggenda del Mondiale al nuovo campione e allievo della sua VR46 Academy. Il prossimo obiettivo è alzare le prestazioni del suo Mooney VR46 Racing Team: “Grandissima lotta tra Bezzecchi e Marini, hanno dei risultati molto simili. Mi dispiace che a Luca sia mancata la zampata per il podio e secondo me se lo meriterebbe“.

Valentino Rossi da Valencia a Le Castellet

Un anno fa il Dottore lasciava definitivamente la MotoGP dopo l’ultima gara a Cheste, con grande festa nel suo box, quasi avesse vinto un Mondiale. A distanza di un anno il titolo iridato è arrivato per davvero con il suo allievo Pecco Bagnaia, merito anche del lavoro svolto da Valentino Rossi e i suoi collaboratori nell’ultimo decennio, aprendo le porte del Ranch alle giovani leve della VR46. Concluso il “big party” di Valencia il 43enne è volato nel sud della Francia, per un test ufficiale sulla sua nuova BMW M4 GT3 con cui parteciperà al prossimo campionato GT WCE. Sul circuito Paul Ricard di Le Castellet ha iniziato a familiarizzare anche con il suo nuovo compagno di squadra Maxime Martin, dal momento che Frederic Vervisch ha scelto di restare fedele al marchio Audi. Valentino proseguirà l’avventura sulle quattro ruote con il team belga Wrt di Vincent Vosse, alla rincorsa di quel podio mancato nel suo primo anno da rookie.

Il Dottore ricorda la Clinica Mobile

Il 2022 sarà ricordato non solo per la conquista del Mondiale MotoGP da parte di Pecco Bagnaia. A Valencia si è chiusa la lunga esperienza della Clinica Mobile. Difficile commentare questa decisione della Dorna. “Ci sarebbe tanto da dire… Ho vissuto gli anni ruggenti della Clinica Mobile, del dottor Costa, dove ti rimettevi in moto anche se eri tutto rotto. Però il più grande favore che il dottor Costa mi ha fatto è quello di avere ancora un babbo grazie alla Clinica Mobile. Quel giorno a Imola nel 1982 stavano provando un giubottino novità, che davano ai dottori intorno alla pista e servivano per intubare sul posto un eventuale pilota che ne aveva bisogno. Mio padre Graziano cadde alla Villeneuve – ricorda Valentino Rossi – e c’era un dottore della Clinica Mobile che ha attraversato la pista, perché era sul lato opposto, e lo ha salvato intubandolo sul posto. Più di questo non so cosa dire“.

Foto: VR46 Racing Team

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