26 Maggio 2021

MotoGP, Valentino Rossi e la doppia anima del Mugello

Week-end MotoGP dal doppio volto per Valentino Rossi. Al Mugello si decide il suo futuro da pilota e la direzione del team Aramco VR46.

MotoGP, Valentino Rossi

Il Mugello è un circuito speciale per Valentino Rossi, ma forse mai come in questa stagione MotoGP riveste un sapore particolare. Perché in pista si giocherà una bella fetta del suo futuro. Una decisione verrà presa durante la pausa estiva, ma le scelte dipenderanno dai risultati che vanno dal GP d’Italia a quello del Sachsenring. Yamaha e Petronas SRT non si accontenterebbero di un lampo di luce finale in Germania. Servono motivazioni, risultati e divertimento.

Le speranze sono legate all’ultimo test MotoGP a Jerez. In quel lunedì andaluso Valentino Rossi ha trovato alcune soluzioni per migliorare le prestazioni sulla Yamaha M1. L’assetto delle sospensioni, una nuova forcella, ha cambiato la distribuzione dei pesi, una nuova seduta. Basteranno per compiere un ulteriore step personale? Le Mans non ha fatto testo, perché in condizioni miste non ha potuto valutare gli aggiornamenti. Nel week-end del Mugello avremo forse una risposta, perché le previsioni annunciano qualche piovasco per la giornata di domenica. Al Mugello ha conquistato nove vittorie, il sogno è toccare quota dieci. Non ha le stesse emozioni dell’utopico decimo mondiale, ma sarebbe sicuramente un sigillo sul rinnovo di contratto.

In tempi così difficili anche una top-5 sarebbe un grande traguardo. Nelle prime cinque gare ha collezionato solo 9 punti. Nessuno avrebbe previsto un inizio di stagione MotoGP così in salita, né la casa di Iwata né lo stesso campione di Tavullia. Non ci sono alibi, perché con la stessa moto Fabio Quartararo ha già incassato due vittorie e un podio, Maverick Vinales il trionfo nel Gran Premio d’esordio. La verità è che con il suo stile di guida non riesce a distillare il vero potenziale della YZR-M1. E dal suo staff tecnico non arriva quel valore aggiunto che si sarebbe aspettato.

Un Mugello dalla doppia anima per Valentino Rossi e il suo team VR46. Perché qui si svolgeranno anche i colloqui decisivi per il futuro della sua squadra in MotoGP, che farà il suo debutto nella master class dal 2022. C’è un accordo di massima con Ducati, ma sono i dettagli a far tergiversare. “Non è un segreto che stiamo parlando con la VR46 da più di un mese“, ha ammesso Paolo Ciabatti, direttore sportivo del team emiliano. “Non ci siamo solo noi, ma sembra che ci siano i presupposti per una collaborazione futura, vediamo se si può concretizzare“. I matrimoni si fanno in due e anche il club di Tavullia dovrà cedere qualcosa…

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