30 Settembre 2021

MotoGP, Valentino Rossi-Ducati sogno proibito: “Nessuna pressione sulla VR46”

Valentino Rossi chiuderà la carriera in MotoGP nel GP Valencia 2021. Molti desideravano di rivederlo in Ducati: "Non volevo mettere pressione al team VR46".

MotoGP, Valentino Rossi

Valentino Rossi sbarca ad Austin e nella mente ci sono ancora le splendide e toccanti immagini di Misano. Nonostante il 17° posto il popolo giallo gli ha riservato una festa calorosa, pur facendo i conti con le restrizioni sanitarie. Per il Dottore sono gli ultimissimi GP nel campionato MotoGP, poi tutto sarà un meraviglioso ricordo, pagine di storia che diventeranno leggenda da tramandare ai figli e ai nipoti. Eppure il suo nome continuerà a farla da padrone nel paddock, con il suo team VR46 destinato a grandi cose, e la sua ostinazione per la velocità proseguirà con le quattro ruote.

Nonostante la fine della carriera, una vita privata che scalpita con la nascita di una bambina alle porte della prossima primavera, Valentino Rossi vuole esserci e ci sarà. Resta un po’ di rammarico per la sua decisione di chiuderla qui, senza provare un’altra e ultima stagione in MotoGP con Ducati e il suo team. A convincerlo ci hanno provato gli amici, suo padre Graziano, i tifosi, ma non c’è stato verso. I risultati non hanno stimolato le intenzioni e i progetti. Del resto salire su una Desmosedici praticamente diversa da quella che aveva guidato in passato non sarebbe servito a molto.

Ducati un azzardo troppo grande

Non è una mera questione di stile di guida, perché in oltre venti anni nel Motomondiale di modifiche ne ha dovute apportare parecchie. “Ho sempre cercato di adattare il mio stile di guida e di guidare con uno stile moderno. In particolare negli ultimi due anni sembra che tutti stiano appesi con il corpo accanto alla moto trascinando i gomiti a terra“. Una chiara tendenza, ma non una legge assoluta e inconfutabile della MotoGP odierna. Basta guardare Franco Morbidelli, vicecampione nella stagione 2020. “Franco non guida così all’estremo ed è ancora forte. Penso che fino a un certo punto ti devi adattare – osserva Valentino Rossi -. Poi è una una questione del tuo stile“.

La classe non è acqua, ma l’età ha il suo grande peso nella decisione ufficializzata al Red Bull Ring dopo la pausa estiva. Per rivederlo in sella ad una Ducati serviva un progetto a medio termine e il tempo rema contro il campione di Tavullia. La prima parte del campionato 2021 ha spezzato le ali ai sogni, con solo due top-10 in 14 GP e un magro bottino di 28 punti in classifica iridata. “Forse avrei potuto guidare un altro anno, ma cambiare moto sarebbe stato molto difficile. A dire il vero non volevo mettere pressione alla mia squadra in MotoGP – conclude il 42enne -. Starò solo a vedere cosa succede“.

Jonathan Rea “In Testa, la mia autobiografia” In vendita anche su Amazon Libri

Lascia un commento