8 Agosto 2018

MotoGP, Valentino Rossi dice no all’ipotesi Messico: “Circuito brutto e pericoloso”

Valentino Rossi contrario a 20 gare in calendario per la MotoGP: "Non avremo più vita". E sul circuito del Messico: "Brutto e pericoloso".

Quando Valentino Rossi debuttò nel Motomondiale era il 1996 e all’epoca il calendario ospitava 15 Gran Premi. Da quest’anno le tappe sono arrivate fino a 19, con l’introduzione del GP di Thailandia, e dal 2019 potrebbero addirittura lievitare fino a 20. Un’idea che il campione di Tavullia non manda giù ma che dovrà probabilmente digerire tappandosi il naso.

Nel week-end di Brno, durante la riunione della Safety Commission, la Dorna ha annunciato l’intenzione di voler correre in Messico dalla prossima stagione, chiedendo il parere dei piloti. Il circuito Hermanos Rodriguez è tornato ad ospitare un Gran Premio di Formula 1 dal 2015 e ora gli organizzatori vogliono portarvi anche la classe regina delle due ruote. E’ un tracciato urbano e parte del suo layout attraversa un parco, quindi ci sono aree ristrette attraverso le quali una monoposto gira senza grandi problemi, ma la necessità di ampie zone di fuga per i piloti delle due ruote rende molto ostici i lavori di adattamento. Dorna ha ottenuto parere favorevole dalla maggioranza degli atleti del Motomondiale, a condizione che venga effettuato il necessario rimodellamento, ma Valentino Rossi si è detto nettamente contrario.

Già nel 2017, la pista è stata ispezionata dai funzionari della FIM circa la sua idoneità. Conclusione: senza interventi di modifica su alcuni tornanti, una gara della MotoGP non sarebbe possibile. Ma il Dottore non usa mezzi termini: “Se facciamo 20 gare, allora non avremo più vita. A parte questo questo circuito è pessimo, è pericoloso e molto difficile da adattare”, ha detto al giornalista britannico Neil Morrison. “Correre qui il prossimo anno non è una buona idea”. Parole che sarebbero destinate a cadere nel vuoto perchè Dorna pare abbia tutta l’intenzione di estendere il calendario a 20 tappe e introdurre la tappa messicana per espandersi ulteriormente in America Latina. Ad ogni modo sarà inevitabile l’introduzione della ventesima gara, dal momento che in lizza da tempo c’è anche la Finlandia (il Kimy Ring è quasi pronto), il Brasile e l’Indonesia. Il noto architetto tedesco Hermann Tilke, designer di Sepang e Austin tra le tante piste da lui progettate, sta lavorando sul circuito Jakabaring, a Palembang (South Sumatra) il cui ingresso nel Motomondiale è solo questione di tempo.

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