24 Febbraio 2020

MotoGP, Valentino e Maverick: il doppio volto della Yamaha

Valentino Rossi preoccupato al termine dei test MotoGP, Maverick Vinales pienamente soddisfatto della M1. I due volti della stessa medaglia Yamaha.

MotoGP, Valentino Rossi in Qatar

La tre giorni di test MotoGP in Qatar si chiude in positivo per il team Yamaha. Tre M1 chiudono al comando la classifica combinata e sono quelle di Vinales, Quartararo e Morbidelli. Non si migliora, invece, Valentino Rossi che lamenta qualche ritardo sul ritmo gara rispetto ai colleghi di marca. Il pilota di Tavullia chiude la preparazione invernale con un timido 12° posto e quattro decimi di ritardo dal compagno di box.

Dopo due giorni carichi di promesse, il 41enne riporta una caduta e un primo colpo basso al morale. “Sfortunatamente mi sono schiantato con la seconda gomma nuova posteriore. Ecco perché sono tornato alla P12. Ma il ritmo delle corse ci preoccupa di più – ha ammesso Valentino Rossi -. Perché a quanto pare soffriamo l’usura delle gomme nella seconda parte di gara. Abbiamo conosciuto questa piaga l’anno scorso. La gomma posteriore in particolare ci preoccupa. Sfortunatamente, non riesco a completare il ritmo di 22 giri. L’abbiamo provato il primo giorno, il secondo e oggi. Oggi abbiamo anche provato due volte“.

Nel box VR46 ritornano i fantasmi della scorsa stagione MotoGP, quando dopo pochi giri era costretto a rallentare per via del consumo della gomma. “Siamo preoccupati. La situazione è difficile da capire. Perché tutto andava bene in Malesia, dove il ritmo con le gomme usate non era poi così male. Abbiamo sofferto di più qui“. Una caduta in curva due, dopo un giro con la gomma fresca, ha rallentato la giornata di lavoro. “La ruota anteriore è scivolata via – ha sintetizzato Valentino Rossi -. Ma non mi è successo niente“.

MotoGP, Maverick Vinales

VINALES SUBITO AL TOP

L’altra faccia della medaglia Yamaha porta il nome di Maverick Vinales, da sempre veloce sia sul giro secco che sul passo gara. Lo spagnolo ha stabilito il miglior tempo a Valencia e Jerez a novembre, solo nel test di Sepang ha evitato il time attack. In quest’ultimo test MotoGP ha provato l’assalto fermando le lancette in 1’53″858. Ma a far sorridere non è tanto il primato nella combinata, quanto le ottime sensazioni in sella alla M1 2020. “Sono davvero felice perché abbiamo provato molte cose fino all’ultima ora e abbiamo cercato di capire come tutto funzioni con poca aderenza. Abbiamo lavorato su pneumatici usati e quando le condizioni in pista erano difficili. Ho fatto del mio meglio con le gomme usate perché a volte hai quella sensazione in gara“.

Non si sente il favorito, conosce i punti deboli della sua Yamaha. A cominciare dalla potenza del motore non ancora ai livelli di Honda e Ducati. Maverick può fare leva su altri punti forti della sua moto, lasciando prevedere una battaglia serrata circuito per circuito. E contro un Marc Marquez in apparente difficoltà, sia per condizione fisica che tecnica. “È difficile saperlo ora – ha chiosato lo spagnolo -. Sarà sicuramente lì, come sempre. E dobbiamo essere pronti. Ecco perché ci stiamo preparando a combattere contro tutti. Abbiamo lavorato bene in questi test e soprattutto mi diverto con questa moto“.

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1 commento

  1. marco-cerion_11635049 ha detto:

    Vale deve smettere. Ormai è patetico. Uno che a 41 anni gira a 4 decimi dal poleman in MOTOGP che è andato anche sotto (se non ho capito male) il vecchio record della pista, cosa deve dimostrare ancora? Le sue vittorie, le sue gare e i suoi sorpassi più assurdi… i record di quasi tutte le piste del mondo che erano quasi tutti suoi… ma che deve dimostrare ancora? Rovinarsi la salute non va mai bene, chi al mondo può dimostrare più del massimo? Dai Vale, oltre te non esiste e non esisterà mai nulla, io penso valga la pena lavorare con le corse e coi motori da altri punti di vista… oltre l’assoluto non c’è niente, cambiare qualcosa può senz’altro dare nuovi stimoli… e veri stimoli, e non vecchie e logoranti abitudini.