11 Novembre 2019

MotoGP, Valencia: Michelin prepara le gomme asimmetriche

Michelin verso il doppio impegno a Valencia. Gomme asimmetriche per la categoria MotoGP, ultimo round anche con la MotoE.

Michelin MotoGP

Round finale della stagione MotoGP a Valencia, un appuntamento impegnativo per Michelin. Il Circuito Ricardo Tormo infatti è uno dei tre presenti in calendario in cui la compagnia francese deve puntare sulle gomme asimmetriche. Quello di Cheste è un tracciato lungo quattro chilometri, con nove curve a sinistra e cinque a destra, da percorrere in senso antiorario. Da ricordare che ci sarà anche il doppio round finale MotoE, di cui Michelin è fornitore unico.

La compagnia francese si affida ad un range di gomme totalmente asimmetriche per la MotoGP. Tre le mescole slick a disposizione dei piloti, ovvero morbida, media e dura, sia per l’anteriore che per il posteriore. Due invece le mescole rain in caso di pioggia, vale a dire soft e media: in questo caso solo la posteriore presenta la spalla sinistra più dura. Scelta univoca invece per quanto riguarda la MotoE: medie all’anteriore e morbide al posteriore, entrambe dalla costruzione simmetrica.

“Quello di Valencia è un tracciato unico” ha dichiarato il manager Michelin Piero Taramasso. “Si tratta di una costruzione all’interno di un anfiteatro, con sfide specifiche dovute sia al layout sia al periodo dell’anno in cui corriamo. In questa parte della Spagna può esserci il tempo ideale, ma fa anche molto freddo al mattino. Servono gomme che si scaldino rapidamente, oltre a lavorare bene quando la pista si riscalda.”

“Il lato sinistro non riesce mai a raffreddarsi, visto che le moto sono molto spesso piegate su quel lato. L’asimmetria della gomma serve per soddisfare al meglio queste esigenze.” Come detto, ci sarà anche l’ultimo round del campionato elettrico, ma si lavora anche per la prossima stagione. Le parole di Taramasso: “Questo è un round importante, in cui scopriremo il primo vincitore della Coppa del Mondo MotoE. Si comincia però anche a lavorare per il 2020, visti i due giorni di test dopo il GP.”

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