27 Maggio 2022

MotoGP, Tardozzi silura Espargarò: “Adesso si è reso conto…”

Davide Tardozzi difende le innovazioni della Ducati in MotoGP e lancia una frecciata ad Aleix Espargarò, sempre molto critico su aerodinamica e holeshot.

MotoGP, Davide Tardozzi

Da giorni nel paddock della MotoGP si parla di prototipi sempre più sofisticati, troppo aerodinamici, con piloti alle prese con troppi pulsanti. Ogni volta che Ducati tira fuori dal cilindro magico una novità la reazione istintiva è quella di provare a bandirla. L’associazione dei costruttori è riuscita nell’intento con le winglets in passato e con il nuovo abbassatore anteriore alla vigilia di questa stagione. Ma difficilmente troveranno seguito le recenti richieste di Marc Marquez di ridurre l’aerodinamica e i dispositivi holeshot.

Tardozzi spegne le polemiche

Marquez non è certo l’unico pilota ad evocare un passo indietro, ma per un cambiamento del genere servirà un ‘OK’ unanime che non troverà mai d’accordo la Casa di Borgo Panigale. Il costruttore emiliano ha sempre fatto scuola in termini di aerodinamica, ha investito tempo e denaro, non solo per rendere le moto più veloci, ma anche più sicure. Nel venerdì di prove libere al Mugello il team manager Davide Tardozzi affronta la questione senza troppi peli sulla lingua. “E’ partita tutta una serie di problematiche sul pilota che dovrebbe fare troppe cose… Sono automatismi, in F1 ne hanno molti di più, riescono a guidare per due ore e non credo sia un problema. Stanno tirando su una grande polemica e non vorrei che ci andaste dietro. A parlarne sono alcuni piloti, con suggerimenti di altri, ma si devono anche ricordare di cambiare 32 volte in un giro. Se lo ricordano quello?“.

L’evoluzione in MotoGP

Il manubrio di una MotoGP effettivamente conta diversi pulsanti, ma abituarsi è solo una questione di abitudine. In verità dietro alcune dichiarazioni c’è la spinta dei propri costruttori che spesso sono restii ad adeguarsi alle innovazioni dei rivali. Viceversa, se non lo fanno si ritroverebbero indietro a livello di prestazioni e stabilità. “Ci sono delle situazioni che andrebbero analizzate non da piloti e se sei un professionista non penso che spingere un bottone due volte a giro sia un problema“, ha aggiunto Tardozzi. “Tutte le innovazioni portate negli ultimi sei anni da Ducati sono state riprese da molti competitor, per non dire tutti. C’era qualcuno che diceva che le ali erano pericolose ma ora ce l’hanno tutti. Ma la ragione non è che si va più forte, ma la moto è più sicura“.

La nuova aletta Aprilia

In questo week-end di MotoGP al Mugello l’Aprilia RS-GP22 è scesa in pista con una nuova aletta posizionata sul codone. Si tratta di una novità assoluta che sta testando Lorenzo Savadori, in veste di wild card, ma non è da escludere che possa rivelarsi un’altra novità a cui presto si adegueranno anche gli avversari. Un po’ come avvenuto con il sistema holeshot della Ducati. “L’ho vista… Quando il loro pilota diceva che le ali erano pericolose… si è adesso reso conto che avevamo ragione noi“.

Foto: Motogp.com

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