31 Luglio 2019

MotoGP, Suzuki cerca sponsor: termina l’era dell’auto-finanziamento

Suzuki cerca uno sponsor dopo il suo rientro in MotoGP nel 2015. Il team manager Davide Brivio: "Finora non c'è stata l'occasione giusta".

Alex Rins pilota Suzuki

Dopo il ritiro dalla Superbike nel 2015, la classe MotoGP diventa di vitale importanza per Suzuki. Una vetrina internazionale per cui rilanciarsi sul mercato delle due ruote e promuovere il marchio nel mondo. Dal ritorno nella massima serie la casa di Hamamatsu però manca di un main sponsor, in quanto Ecstar altro non è che la divisione lubrificanti del marchio nipponico.

Tutti i costruttori lavorano con uno sponsor: Honda è legata da tempo con Repsol, Yamaha con Monster Energy, Ducati con Philip Morris (alias, “Mission Winnow”), Aprilia si affida a Sky Q. Suzuki non ha il logo di un importante colosso sulla carena. Al rientro in MotoGP l’idea era di promuovere la casa Suzuki, che non vende solo motociclette, ma anche auto e motori marini. Il colore blu è diventato sinonimo del brand e design inconfondibile, ma con le vittorie di Alex Rins il costruttore giapponese sta diventando più attraente e qualche milione in più a stagione farebbe sicuramente comodo.

Del resto Suzuki si pone l’obiettivo di legarsi ad un team satellite entro il 2021. Una soluzione che consentirebbe anche un maggior incasso di contributi Dorna (2 milioni in più ai 6,5 milioni elargiti ad un team ufficiale). Oltre a dare un’accelerata allo sviluppo della GSX-RR che potrebbe contare sulla raccolta dati di quattro prototipi al posto di due. “Siamo aperti a potenziali sponsor, qualora dovessero venire“, ha chiarito Davide Brivio a Motorsport-Total. com. “Fino ad oggi non c’è stata l’occasione giusta, deve essere una partnership giusta in cui siamo felici con il partner, l’accordo, ecc. Per il futuro – ha concluso il team manager -, siamo aperti a prenderlo in considerazione“.

Lascia un commento