3 Agosto 2020

MotoGP/Superbike, calendario in bilico? Nuove aree a rischio Coronavirus

Dorna monitora la nuova emergenza Coronavirus in Spagna. I calendari MotoGP e Superbike in bilico se arriverà una nuova ondata autunnale.

MotoGP, Carmelo Ezpeleta boss Dorna

MotoGP e Superbike hanno ripreso il loro cammino dopo il lockdown per l’emergenza Covid-19. La Spagna, sede della Dorna, ha ospitato la ripresa di due Mondiali che sembravano a rischio fino allo scorso aprile. Adesso l’obiettivo più difficile è portarli a termine. All’interno del paddock tutti hanno rispettato i rigidi protocolli (ad eccezione di un team immediatamente espulso). Gli addetti ai lavori vivono come in una bolla senza contatti con l’esterno, dove sono ammessi spostamenti da e verso gli hotel assegnati.

In Spagna casi in aumento

La MotoGP ritornerà in Spagna il 27 settembre in Catalunya, in un’area dove le infezioni da Coronavirus stanno risalendo in maniera preoccupante. La Superbike andrà ad Aragon il 29-30 agosto e il 5-6 settembre. L’aumento dei casi sull’intero territorio iberico e i problemi di coordinamento tra il Ministero della sanità e le comunità autonome hanno portato il governo ad annunciare la creazione del Segretario di Stato per la salute, al fine di controllare possibili focolai.

Il 20 giugno, quando sono state revocate le principali restrizioni alla mobilità e alle attività socioeconomiche, sono state rilevate 334 nuove infezioni. Quaranta giorni dopo la fine dello stato di allarme, i casi diagnosticati tra il 29 e il 30 luglio scorso erano 2.789, otto volte di più. Per questo motivo, le comunità autonome maggiormente afflitte dal Coronavirus, stanno ora imponendo parziali confini e divieti sulla vita notturna contro la diffusione della malattia.

Il destino di MotoGP e SBK

E il resto del mondo comincia ad adeguarsi al caso Spagna. La Germania ha già emesso avvisi di viaggio verso Madrid, Barcellona e Aragona. La Gran Bretagna ha classificato tutta la Spagna, comprese le Isole Baleari e Canarie come aree a rischio. Tutti i rimpatriati verranno messi in quarantena per 14 giorni. Se tutti i Paesi adotteranno restrizioni simili la MotoGP potrebbe essere a rischio, in quanto tutto il personale avrebbe difficoltà a raggiungere e lasciare il suolo iberico.

Prossima tappa sarà Brno, in Repubblica Ceca. Anche qui i nuovi casi sono in ascesa ma restano su livelli di controllo (101 nuovi infetti al 2 agosto). Stesso trend anche per l’Austria, dove il Motomondiale approderà il 16 e 23 agosto: nella giornata di ieri si sono segnalati “soltanto” 82 nuovi infetti. “Parliamo molto con i responsabili nei singoli paesi e dobbiamo rispettare le normative pertinenti – ha sottolineato Carmelo Ezpeleta a Jerez -. Tutti dobbiamo rispettare il protocollo, tutti i team lo hanno firmato. Se qualcuno non si attiene ad esso sarà ovviamente punito“.

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