26 Ottobre 2022

MotoGP, summit Ducati al muretto box: Ciabatti svela la verità

La vittoria del titolo piloti MotoGP 2022 è la priorità in casa Ducati. Il d.s. Paolo Ciabatti ribadisce di non aver dato ordini di scuderia.

MotoGP, Paolo Ciabatti

Ducati non può farsi sfuggire l’occasione di vincere il Mondiale Piloti MotoGP 2022. Dopo una seconda parte di stagione quasi impeccabile a Pecco Bagnaia manca solo la ciliegina sulla torta. Servono solo due punti per sedersi sul trono iridato o una non vittoria di Fabio Quartararo, reduce dal terzo posto in Malesia che è servito soltanto a tenere in vita il campionato fino all’ultima gara di Valencia. Nel paddock serpeggiano sterili quanto infondate critiche su ordini di scuderia (inesistenti), il d.s. Paolo Ciabatti chiarisce quanto avvenuto in pit-lane durante il GP di Sepang,

Summit lampo al muretto Ducati

Ancora una volta Enea Bastianini non ha prestato molta attenzione alla corsa di Pecco Bagnaia verso il titolo. Non ha mancato di insidiare la prima posizione, per tre giri si è messo persino al comando, i manager Ducati hanno esposto un cartellone per ricordargli che alle sue spalle c’era il connazionale del team factory, alias futuro compagno di box. Dopo la gara c’è stata qualche piccola discussione tra Paolo Ciabatti e Carlo Pernat, con il manager del pilota romagnolo che ha persino chiesto un rimborso economico in caso di mancato bonus per il terzo posto. Non perché Enea abbia obbedito a ipotetici ordini aziendali, ma per non avere tentato il sorpasso all’ultimo giro, onde evitare un disastroso errore.

Priorità al titolo MotoGP

Nel corso della gara in Malesia Gigi Dall’Igna ha lasciato la sua posizione ai box per dirigersi verso il muretto e parlare con i suoi fidati Ciabatti e Tardozzi. “Abbiamo pensato che la lotta al vertice potesse essere un po’ troppo rischiosa considerando la posta in gioco“. A Misano e a Le Mans i due non si sono risparmiati, Bastianini non è certo il tipo di pilota condiscendente che avrebbero preferito in questa fase di campionato. “Quindi abbiamo discusso quale strategia scegliere – spiega Paolo Ciabatti a Speedweek.com -. Perché per Pecco era troppo importante non solo vincere, ma anche non correre rischi inutili… Non volevamo vedere una ripetizione dell’incidente di Le Mans“.

Una questione economica

Nel summit-lampo tra i manager Ducati si è deciso di non intervenire e dare massima fiducia ai due piloti che dalla prossima stagione MotoGP saranno compagni di squadra. Bastianini e il suo manager hanno lasciato intendere di puntare al terzo posto finale, anche a costo di mettere a rischio la vittoria finale di Bagnaia. Un conflitto di interessi che ha tenuto banco nei venti giri di Sepang e lasciato con il fiato sospeso Dall’Igna & co. Nell’ultimo round di Valencia non dovrebbero esserci problemi simili. Anzi, l’eventuale vittoria di Enea giocherebbe a favore di Pecco. “Penso che non abbiamo bisogno di ordini di squadra, basta che vinca una Ducati“, ha sottolineato Ciabatti. Fino al taglio del traguardo però non si dormiranno sonni tranquilli. “Nel 2017 siamo arrivati in una situazione simile a quella di Fabio adesso e abbiamo perso il titolo contro Marquez“.

Foto: MotoGP.com

Lascia un commento