30 Dicembre 2021

MotoGP, la storia: da Ducati a KTM, le prime vittorie nel Mondiale

Yamaha, Ducati, Suzuki, Honda, KTM e Aprilia: sei case storiche ora in MotoGP. Ma quando sono arrivati i primi successi e titoli? Rivediamoli.

stoner ducati motogp

Categoria regina del Motomondiale che attualmente conta sulla presenza di sei marchi. Parliamo di Yamaha, Ducati, Suzuki, Honda, KTM e Aprilia, tutti nomi con una certa storia nel Campionato del Mondo. Case dalla grande esperienza in primis nelle altre categorie, da dove hanno iniziato il loro percorso prima di approdare in MotoGP. Ma vi ricordate quando sono arrivati il primo podio, la prima vittoria in un GP ed il primo titolo mondiale piloti/costruttori? Rivediamo questi importanti avvenimenti, traguardi di aziende diventate pilastri del campionato.

I primi successi Ducati 

La storia mondiale del marchio di Borgo Panigale inizia con l’esordio nel 1956. Due anni dopo la Rossa è brilla in 125cc, ottenendo i suoi primi risultati importanti nel Motomondiale. A cominciare dal Tourist Trophy, primo appuntamento della stagione, con la casa italiana protagonista in 125cc/Ultra-Lightweight TT sul Circuito Clypse. È in questa classe infatti che il 2 giugno 1958 arrivano i primi podi in rosso: le firma sono quelle di Romolo Ferri e di Dave Chadwick, rispettivamente 2° e 3° al traguardo. Non serve aspettare molto per ottenere di più: è il 6 luglio, si disputa il terzo evento dell’anno, ovvero il GP del Belgio a Spa-Francorchamps. Alberto Gandossi conquista il primo storico trionfo mondiale per Ducati, con Ferri 2° a completare così la prima doppietta rossa. Per il primo iride in assoluto bisogna invece attendere parecchio, precisamente la MotoGP e l’arrivo di Casey Stoner a Borgo Panigale nel 2007. Il 23 settembre di quell’anno, sotto il diluvio di Motegi, il 6° posto dell’australiano regala a Ducati il primo titolo piloti e costruttori della sua storia.

Honda in alto

Proseguiamo con un marchio arrivato poco dopo nel Motomondiale. L’occasione è il Tourist Trophy del 1959, classe 125cc/Ultra-Lightweight TT, ottenendo anche il primo punto con Taniguchi 6°. Ci vuole un po’ per farsi strada tra le case italiane, tedesche e britanniche, in quegli anni regine del mondiale, ma il 24 luglio 1960 a Solitude (Germania) ecco il primo podio assoluto, il 3° posto di Kenjiro Tanaka in 250cc. L’anno dopo si va molto più in alto, a cominciare dal primo GP: il 23 aprile 1961 sul Circuito del Montjuïc ecco il primo trionfo mondiale targato Honda grazie a Tom Phillis, salito sul primo gradino del podio in 125cc. Proprio con lui il 15 ottobre ’61 si festeggia l’iride di categoria, ma si tratta della seconda corona in ordine di tempo. Bisogna infatti tornare al GP precedente in Svezia: il 17 settembre di quell’anno Mike Hailwood trionfa in 250cc e porta a Honda il primo titolo piloti della sua storia. In entrambi i casi con annessi i primi iridi costruttori.

I trionfi Suzuki 

Appena un anno ed ecco il debutto ufficiale della fabbrica di Hamamatsu, che fa il suo ingresso precisamente nel TT 1960 nella classe 125cc. Ma servono due anni e l’ingaggio del talentuoso Ernst Degner per far sì che arrivino i primi acuti mondiali, precisamente nella neonata 50cc. L’8 giugno 1962, data della prima gara del Tourist Trophy per le zanzare, ecco che il pilota tedesco (al centro dell’attenzione anche per la sua fuga dalla Germania Est con l’aiuto della casa di Hamamatsu) regala a Suzuki la prima vittoria e parallelamente anche il primo podio assoluto. La festa più grande non tarda ad arrivare: il 14 ottobre in Argentina Degner mette a referto un 2° posto più che sufficiente per chiudere definitivamente i conti in classifica iridata. Arriva così il primo titolo piloti per Suzuki, assieme anche al primo titolo costruttori della sua storia.

Le prime volte di Yamaha 

Segue il marchio che ha conquistato il mondiale piloti con Quartararo in questo 2021 ormai concluso. L’esordio mondiale della casa dei tre diapason avviene in occasione del GP di Francia del 1961, ad indicare quindi anche in questo caso una lunga storia nel Campionato del Mondo. Dobbiamo però andare al 1963 per trovare il primo podio: siamo sull’Isola di Man per il Tourist Trophy (4^ prova dell’anno), è il 10 giugno quando la classe 250/Lightweight TT disputa la sua corsa. Fumio Itō, che aveva già sfiorato il podio due anni prima, si prende la seconda piazza, portando il primo risultato storico a Yamaha. Sempre con lui la casa di Iwata festeggia anche il primo trionfo mondiale due GP dopo, ovvero a Spa-Francorchamps in Belgio. Anzi, quel 7 luglio arriva anche la prima doppietta con il 2° posto di Yoshikazu Sunako. Un anno dopo ecco che si sale sul tetto del mondo: è il 13 settembre 1964 quando Phil Read, vincitore del GP delle Nazioni (Monza) in 250cc, porta il primo titolo mondiale piloti alla casa di Iwata, parallelamente al primo titolo costruttori.

Le vittorie Aprilia

Rispetto ai nomi citati, dobbiamo andare un po’ più avanti per trovare le prime tracce della casa di Noale. Nel primo GP del 1985, di scena al Kyalami in Sudafrica, ecco l’esordio in 250cc con Loris Reggiani, subito a punti col 9° posto al Hockenheimring. Sfiora il podio nel GP delle Nazioni al Mugello, per poi salirci davvero il 16 giugno di quello stesso anno. Si corre all’Automotodrom Grobnik, in Jugoslavia, e Reggiani 3° porta alla casa italiana il primo podio mondiale. Per la prima vittoria bisogna andare a due anni dopo, sempre col medesimo pilota: il 30 agosto 1987 al Misano World Circuit (GP di San Marino) ecco che il binomio Reggiani-Aprilia conquista il primo storico trionfo nel campionato del mondo. Il passo successivo è il primo iride, ma deve passare qualche anno e serve cambiare categoria. Dobbiamo scendere infatti in 125cc, ma ecco che il 6 settembre 1992 Alessandro Gramigni riesce a chiudere i conti: il 3° posto nell’ultimo GP dell’anno in Sudafrica vale il primo titolo suo e della casa veneta. Per la prima corona costruttori bisogna attendere il 1996 in 125cc grazie soprattutto ai risultati di Perugini, Tokudome e Rossi.

KTM lascia il segno

La casa austriaca è quella dalla storia molto più recente nel Motomondiale. Dobbiamo spostarci negli anni 2000 per trovare le “prime volte” di Mattinghofen. L’esordio ufficiale avviene il 6 aprile 2003 in 125cc, con i primi punti arrivati nel 2° GP grazie ad Arnaud Vincent, lasciato a piedi nella seconda parte di stagione e sostituito con Mika Kallio. Il finlandese sfiora la top 3 a Brno, prima di mettere a referto il primo podio mondiale. L’occasione si presenta in Malesia il 12 ottobre, con Kallio 2° a circa due secondi dal vincitore Pedrosa. Un anno dopo arriva Casey Stoner, che dopo svariati podi regala a KTM la sua prima vittoria mondiale. È il 10 ottobre 2004, si corre a Sepang: battaglia senza tregua tra l’australiano e Dovizioso, con il primo che riesce ad avere la meglio sull’italiano (ufficialmente campione del mondo) per appena 29 millesimi. Il primo titolo costruttori arriva nel 2005 grazie a Kallio, Talmácsi e Simón, mentre per il primo iride piloti bisogna attendere l’addio della 125cc e la nascita della Moto3. Il 21 ottobre 2012 a Sepang Sandro Cortese vince la corsa: arriva così il primo titolo mondiale sia del pilota tedesco che di KTM.

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Foto: motogp.com

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